venerdì 26 febbraio 2016

Recensione 'La piuma' di Giorgio Faletti


Buongiorno lettori, siamo prossimi al fine settimana ed oggi è la giornata giusta per la recensione di una lettura che ho divorato nel giro di un'ora. Questo, non solo per le poche pagine che la costituiscono, ma anche per la bellezza della storia raccontata. Un volumetto che fa riflettere, scritto per grandi e piccini perché alcune cose vanno comprese anzitempo.
Spero che questo viaggio vorticoso che mi ha piacevolmente accompagnata nei meandri del genere umano possa essere una sorta di guida anche per voi. Buona lettura!





La piuma
Giorgio Faletti


Editore: Baldini & Castoldi - Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 79 - Prezzo: 13,00 € - eBook: 7,99€


Giorgio Faletti si accomiata dai suoi lettori con la sua opera più bella, originale e dolente. Una favola morale, che accompagna il lettore attraverso le piccole, meschine, ignoranti bassezze degli uomini, sino a comprendere, attraverso il più innocente e semplice degli sguardi, il senso profondo delle cose. Del loro ruolo. E della fine. Seguiamo una piuma mentre traccia il suo invisibile sanscrito nel cielo, la vediamo posarsi sul tavolo dove il Re e il Generale tracciano i piani per la battaglia per la conquista di Mezzo Mondo, noncuranti di chi poi dovrà combatterla; ascoltiamo insieme a lei i tentativi del Curato di intercedere a favore dei contadini con il Cardinale privo di fede; attratti da una dissonante melodia volteggiamo dentro al Teatro, per assistere allo spettacolo meraviglioso e crudele della Ballerina dal cuore spezzato: il nostro volo ci porterà a conoscere altri, sventurati personaggi finché la piuma non incontrerà lo sguardo dell'unico che saprà capire quello che nessuno prima aveva compreso.






"Eccola lì, candida sul candore della sua ignoranza, soffice e leggera come un'idea, perfetta come solo la casualità può essere."


Quante volte vi sarà capitato di alzare gli occhi al cielo e di incrociare una piuma persa nel suo volo e magari pensare che, in fondo, si trattasse solo di una piuma! E quante altre volte non le avrete prestato attenzione, troppo presi da quello che vi occupava, o dai pensieri che vorticavano nella vostra testa. O ancora, quante volte l'avrete scacciata in malo modo, come si fa con un insetto che continua a ronzare attorno al vostro orecchio.
Tuttavia, sono sicura che mai avreste pensato che quella piuma, nel suo grande viaggio, possa essersi imbattuta nelle bellezze e, soprattutto, nelle bruttezze del mondo, che sia portatrice di segreti, di immagini, di storie che andrebbero raccontate. Bene, Faletti questo lo ha fatto, mettendo nero su bianco una favola morale nella quale seguiremo il vorticoso viaggio di una candida piuma che, sospinta dal vento e sorvolando i cieli senza mai essere vista, ci offrirà uno spaccato del genere umano in cui l'egoismo pervade l'animo degli uomini, in cui tutti sono troppo presi dalla propria vita per prestare attenzione ad una semplice piuma.

Diversi sono i personaggi che conosceremo durante il viaggio di questa piuma, come diverse sono le storie che li vedranno protagonisti. Ho scelto di soffermarmi sul racconto del "Re e del Generale", che offre uno spaccato di quello che rappresenta il potere politico, il modo di governare di un sovrano che ha come unico obiettivo quello di conquistare il Mondo Intero, perché ora è solo il re di Mezzo Mondo. Un sovrano che non si renderà minimamente conto di essere un burattino nelle mani del suo Generale, un uomo meschino che stretto nella sua uniforme immacolata, mai macchiata dal sangue dei soldati condotti a morire né dal proprio perché lui non ha mai messo piede su un campo di battaglia, promette gloria ai suoi uomini ma non ne garantisce il ritorno a casa. Una storia breve ma ricca di significato, una storia che fa riflettere su quanto la realtà delle cose non sia poi così diversa da quella che può essere raccontata pagina dopo pagina. Quella piuma bianca poteva rappresentare il mezzo attraverso cui il sovrano avrebbe potuto firmare la pace con il re nemico piuttosto che mandare i suoi eserciti a morire per un capriccio, per la smania di possedere più di quello che già si ha senza badare alle conseguenze, conseguenze che, tra l'altro, sono a scapito di poveri innocenti.

Attraverso uno stile semplice e delicato, così come il tocco della piuma che è la vera protagonista del racconto, con l'ausilio di raffigurazioni che accompagnano le parole scritte, saranno analizzate le varie sfaccettature della società. E come ogni favola che si rispetti, tra le righe, appare una morale, un insegnamento che esorta il genere umano a prestare attenzione, ad aprire gli occhi sul mondo che ci circonda e ad essere sempre più consapevoli, sempre più partecipi, anche delle piccole cose, semplici ed insignificanti come potrebbe essere una piuma in tutto il suo candore, mantenendo quel grado di libertà che è proprio di ogni uomo.
Un romanzo che fa riflettere, un romanzo che apre le porte di un mondo sul quale si tace per convenienza, un romanzo che segna ed insegna
State pur certi che la prossima volta che il mio sguardo incrocerà una piuma persa nel suo volo, non potrò fare a meno di pensare a quanto raccontato in queste pagine, alle storie che quella piuma si porta dietro come segreti inconfessabili.





mercoledì 24 febbraio 2016

'Amori d'Irlanda' di Eva Palumbo



Rubrica settimanale dedicata alla segnalazione degli autori emergenti e dei loro romanzi



Buonasera lettori, siamo già a metà settimana ed è tempo di dare spazio alla rubrica 'Meet&Greet'. Oggi vi parlo di un'autrice emergente, Eva Palumbo, e di una storia romantica che avrà come sfondo la magnifica Irlanda, una terra che spero di riuscire a visitare quanto prima. 
Mettetevi comodi perché "Amori d'Irlanda" aspetta soltanto voi!





Titolo: Amori d'Irlanda
Autore: Eva Palumbo
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 73
Prezzo eBook: 2,99 €



Trama: Viola e Laura, amiche fin dall’infanzia, volano in Irlanda per trascorrere le vacanze diNatale. Qui incontrano Guido, il distaccato collega di Viola, e suo fratello Lorenzo. Viola scoprirà che Guido è soltanto un uomo ferito dal suo passato, deciso a non fidarsi più di nessuno. Ma la magia del Natale irlandese è destinata a far sciogliere il suo cuore di ghiaccio.
Anche Laura e Lorenzo rimarranno vittime della magia della terra di smeraldo ma, come tutte le magie, forse anche la loro è destinata a terminare.
Riuscirà un matrimonio a riaccendere la passione?





Come sempre, su gentile concessione dell'autrice, vi allego un breve estratto del romanzo che potrete acquistare su tutti i principali store online e sul sito della casa editrice.
Credo di non dover aggiungere altro per cui vi do appuntamento alla prossima settimana con una nuova segnalazione, intanto buona lettura!


Sento vagamente Laura e Lorenzo che stanno chiacchierando, mentre piano piano tutto il rumore della gente attorno a noi si affievolisce, o almeno così sembra a me quando finalmente Guido riporta i suoi occhi nei miei. Gesù. Il cuore prende a battermi forte. Non posso sostenere il suo sguardo. Fisso uno dei tatuaggi che decorano le sue braccia lasciate scoperte dalla maglietta a maniche corte. Una scritta in gaelico, che scorre lungo tutto l'avambraccio, fino al gomito.
«Tiocfaidh àr là,» leggo, con un po' di difficoltà. Poi trovo il coraggio di alzare lo sguardo su di lui. «Che... che cosa vuol dire?»
«L'ho fatto qualche mese fa.»
«E che significa?» gli chiedo, corrugando la fronte. Guido fa un sorrisetto divertito.
«Non è il suo significato. Volevo dire che è un proverbio irlandese che mi sono fatto tatuare a luglio.»
«Ah,» commento. «E che vuol dire?»
Guido mi guarda e non risponde, portandosi di nuovo il bicchiere alle labbra. Gesù, che rabbia quando fa così. Come se non mi ritenesse degna nemmeno di una risposta, di un commento, di una
qualsiasi attenzione. Ora, che non gli piaccio l'ho capito. Strano, ma vero, non posso piacere a tutti, anche se sono carina, simpatica e allegra, e di solito non risulto antipatica alla gente, anzi.
Dicono che sono abbastanza piacevole, però evidentemente Guido proprio non mi tollera. Questo mi dispiace particolarmente, perché io... ecco, non posso dire che lui mi lasci del tutto indifferente.
Cavolo, proprio no. E soprattutto stasera, con questo aspetto un po'... trasandato, virile e rilassato.
Gesù, che bel sorriso che aveva su quel palco, quando ancora non mi aveva vista e riconosciuta. E ora, accidenti, perché continua a guardarmi fissa, mentre io sento le guance che si colorano e si
scaldano di nuovo? Mi prendo la treccia con la mano e nel frattempo guardo ovunque tranne che verso di lui, finché mi paralizzo. Senza una parola, Guido ha alzato la mano e ora mi sta sistemando una ciocca di capelli dietro l'orecchio, indugiando più del necessario vicino al mio viso.
Il cuore accelera ancora un po', mentre mi giro lentamente a guardarlo. In due anni, credo che questa sia la prima volta che mi tocca.
La prima volta in assoluto. Un momento dopo, abbassa la mano e la infila in tasca. Ma io ne sento ancora il calore sulla guancia.




Eva è nata in Salento e vive con suo marito e suo figlio a Roma. La cosa che ama fare di più è viaggiare con la sua famiglia, soprattutto nei paesi anglosassoni, dei quali apprezza tutto: i paesaggi incontaminati, la lingua, la cultura, la cura per le cose comuni, le città multietniche, l'insospettabile calore con cui accolgono i bambini, e perfino – incredibilmente – il cibo e il clima!
Affetta da grafomania sin da quando aveva quattro anni, solo da poco ha deciso di provare a dare concretezza alla sua passione per la scrittura. Ha iniziato pubblicando alcuni racconti sul blog La Mia Biblioteca Romantica.
Per la Triskell Edizioni ha pubblicato la novella “Un Natale per ricominciare”, nel Novembre 2015.
Il suo blog è evapalumbo.blogspot.it






lunedì 22 febbraio 2016

Recensione 'I garbati maneggi delle signorine Devoto' di Renzo Bistolfi


Un'altra settimana ha inizio ed io vi accolgo, con molto piacere, nel mio angolino virtuale con una nuova recensione. Quest'oggi vi parlo di un romanzo che ho divorato nel giro di due giorni e che nel mio profilo Goodreads si è aggiudicato il numero massimo di stelline.
Si tratta di un libro esilarante, divertente, spassoso, comico, insomma tutti sinonimi che stanno ad indicare quanto mi sia divertita a leggere "I garbati maneggi delle signorine Devoto, ovvero, un intrigo a Sestri Ponente" di Renzo Bistolfi. Mettetevi comodi perché sarà un piacevolissimo tornare indietro nel tempo!





I garbati maneggi delle signorine Devoto
Renzo Bistolfi


Editore: TEA - Genere: Gialli
Pagine: 231 - Prezzo: 14,00 € - eBook: 6,99€


Sestri Ponente, anni Cinquanta. Nel tranquillo quartiere dove vivono le tre anziane sorelle Devoto si verifica un certo numero di fatti straordinari: un'amica delle Devoto, di carattere piuttosto diffidente, al punto che non si è mai allontanata da casa, se ne va in villeggiatura con alcuni sconosciuti e di lei si perdono le tracce; le stesse signorine Devoto subiscono un furto con scasso e, infine, una loro vicina di casa si suicida. Come se non bastasse, gli immobili degli anziani del quartiere attirano l'attenzione di una nuova società immobiliare che avanza strane proposte di acquisto. Insomma, le signorine Devoto si trovano loro malgrado al centro di una serie di fatti nuovi, inconsueti e traumatici, che delineano un vero mistero. E mentre si vara la Leonardo Da Vinci, le tre sorelle si mettono sorprendentemente in movimento, e con la loro logica e i loro mezzi, districano la matassa e danno una spiegazione a ogni cosa.





Credo che tutti i lettori abbiano dei preconcetti a volte anche senza fondamento. Ebbene, uno dei miei è il seguente: non sono facilmente predisposta a leggere romanzi che abbiano dei protagonisti più maturi, diciamo dai 60 anni in su, sopratutto se sono coinvolti in storie d'amore. Non so spiegarvi il motivo, ma è così! 
Sicuramente vi starete chiedendo perché io abbia letto questo romanzo che pure ha per protagoniste delle simpatiche ed arzille vecchine. Prima di tutto perché non si tratta di una storia d'amore e, secondo, perché ho percepito il richiamo di queste signorine al punto tale da volergli concedere una possibilità. Dopo aver riposto il romanzo sullo scaffale un senso di soddisfazione e contentezza mi ha pervasa, soprattutto perché non sono stata sorda a questa chiamata. Allora il mio intento è proprio questo, riuscire a parlarvi delle Devoto come meriterebbero, affinché anche voi ne sentiate il richiamo.


"Un piccolo corteo si avvicinava. Le prime erano le sorelle Devoto che avanzavano nel consueto ordine: Santa davanti, impettita, a fendere l'aria come una polena, e dietro Mariannin, che trottava a piccoli passi rapidi, tenendo per mano Siria, la cieca. Nel quartiere erano considerate un'autorità perché appartenevano a una famiglia antica e per bene. Le tre donne, nubili e riservate, si somigliavano, ma nel contempo erano anche molto diverse fra loro: con le camicette inamidate, i tailleur fuori moda e i cappellini ornati di frutta, piume e uccellini di gesso dipinto, sembravano uscite da una fotografia dell'Ottocento."


1958. Sestri Ponente. Via Privata Vassallo. In un palazzo storico, ed in quello che è anche l'appartamento più grande, abitano le sorelle Devoto. Tre signorine per bene, dall'aspetto antiquato e riservate nei modi, considerate una vera e propria autorità da vicini e conoscenti. "Tutte le salutavano con rispetto e, quando nel quartiere c'era da ottenere un'informazione delicata o delle referenze, le sorelle Devoto erano le prime ad essere interpellate."
Proprio questo loro aspetto antiquato ed austero ne accresceva la considerazione da parte degli abitanti del quartiere. Caratterialmente e fisicamente molto diverse, ognuna di loro presenta degli aspetti peculiari che rimarcano questa sostanziale differenza: la sessantasettenne Santa è la più giovane ed impulsiva delle sorelle, colei che sogna di avere un fidanzato (che ovviamente non esiste!) del quale aspetta il ritorno dalle Americhe per convolare a nozze; Mariannin, la mezzana, è un'ottantenne pignola e meticolosa ma che da qualche tempo soffre di problemi di memoria, dimenticanze passeggere che la portano a compiere azioni del tutto inspiegabili; infine, l'ottantacinquenne Siria, la sorella maggiore, apparentemente introversa e taciturna, è la più autoritaria, quella che ci vede meglio nonostante sia cieca sin da bambina, lei rappresenta il buonsenso e la razionalità, la parte pensante di questa famigliola fuori dall'ordinario.
Nonostante si tratti di tre personalità incredibilmente diverse, le sorelle Devoto hanno sempre vissuto in una simbiosi tale da farle apparire un essere unico ed indifferenziato. Le loro convinzioni riguardo il genere umano si possono riassumere in un'unica massima secondo la quale gli uomini si dividono in due categorie: "...quella buona, che era rispettabile, cristiana e all'antica e quella poco raccomandabile, che comprendeva tutto il resto".
Una vita regolata da rituali quotidiani che scandiscono il loro tempo: "la sveglia alle sei, la messa alle otto, poi il ricamo e qualche lettura fino a mezzodì, quando consumavano un pasto frugale, [...] alle diciassette e trenta tornavano in chiesa per il vespro e alle diciannove la cena, più frugale del pranzo; alle ventuno, una volta sprangate porte e finestre e recitato l'ultimo rosario, le tre vecchiette e la fedele domestica si abbandonavano all'abbraccio di Morfeo".
A tutto ciò si aggiungono le visite pomeridiane, rigorosamente dopo le quindici, durante le quali discutere con le proprie amiche di particolari avvenimenti del quartiere e non.
La calma e la tranquillità che regnano sovrane a Sestri Ponente verranno ben presto minacciate da una serie di inspiegabili avvenimenti: qualcuno ha messo gli occhi sulle belle proprietà di Via Privata Vassallo, l'amica Isolina Verardo scompare senza lasciare tracce di lei, le Devoto subiscono un furto in casa e una vicina si suicida.
Da questo momento in poi le tre sorelle si sentiranno chiamate in causa e organizzando una vera e propria squadra di detective, aiutate da amici e conoscenti, inizieranno ad indagare in maniera garbata ed elegante, come solo loro sono in grado di fare, mettendo in luce quella zona d'ombra che fino alle battute finali resterà oscura anche agli occhi del lettore.


"Cavaliere, disperarsi non riporta in vita i morti. Cerchiamo piuttosto di fare in modo che non accadano altre disgrazie. Oggigiorno sono molti quelli che in nome del denaro fanno tacere la coscienza. L'ambizione e l'ingordigia sono cattive consigliere, e a volte bisognerebbe prendersi più tempo per ascoltare il cuore."


Come vi ho accennato nel breve preambolo iniziale, con questo romanzo è davvero facile tornare indietro nel tempo, tanto che ho deciso di ribattezzarlo 'il romanzo dei ricordi'. In particolare, questa lettura, mi ha fatto a lungo pensare alla mia bisnonna risvegliando quelle sensazioni, quei profumi così familiari che credevo di avere dimenticato da tempo, e che invece erano solo nascosti sotto la superficie. Allora l'odore pungente della naftalina si è fatto strada fino a raggiungere il mio naso, così come i ricordi di una casa perfetta e candida, dove ogni cosa occupa uno spazio ben preciso ed il semplice spostarla potrebbe dare il via ad una vera e propria guerra mondiale, o ancora l'arco della giornata scandito da momenti prestabiliti che si ripetono quotidianamente, gli incontri con le vicine di casa per recitare il rosario e da ultimo spettegolare, quell'odore buono, di anziano, di casa, di famiglia.
Uno stile fluido e scorrevole vi farà entrare nel mondo delle protagoniste sin dalle prime pagine, suscitando quell'empatia che vi farà parteggiare per loro. I personaggi così straordinari e ben caratterizzati, le descrizioni puntuali e precise da far rivivere le vicende narrate come se fossimo al loro fianco, seduti in quel salottino a conversare sul da farsi, mi hanno fatta letteralmente innamorare delle signorine Devoto; anche loro sono dei personaggi che difficilmente dimenticherò perché mi hanno strappato molte riflessioni e più di un sorriso. Tra le tre, però, mi sento molto più vicina a Siria, la più acuta, la più riflessiva, colei che ha imparato a vedere, ad osservare, senza l'ausilio della vista, colei che è in grado di leggerti dentro. La sorella maggiore, nonché punto di riferimento delle altre due. Forse, proprio perché la più grande, rappresenta la figura materna per Santa e Mariannin e l'autore pone particolare attenzione a questo legame che viene sempre descritto teneramente.
Mi è molto piaciuto quell'aspetto che le rende umane e reali ed emerge in maniera efficace nel momento in cui sarà necessario agire perché loro rimorsi non ne vogliono in quanto fanno perdere il sonno.
Nonostante mi sia accompagnata alle Devoto con pasti frugali, in ottemperanza al motto "Mangiate poco e starete bene, mangiate meno e starete anche meglio", c'è stato un personaggio che non sono proprio riuscita a digerire: il Cavaliere Damonte, colui che cercherà in tutti i modi di circuire i poveri vecchietti indifesi e senza parenti, per portarli alla vendita del proprio immobile.
Un personaggio odioso che forse allo scrittore non stava poi tanto antipatico perché, a poche pagine dal finale, cercherà di riscattarlo in qualche maniera.
In definitiva si tratta di un giallo che non può mancare nelle librerie degli amanti del genere, ma allo stesso tempo rappresenta uno spaccato degli anni cinquanta che ci permette di entrare in connessione con i nostri antenati. E allora io me le immagino Santa, Siria e Mariannin mentre si incamminano verso la cucina perché, per loro, è ora di sedersi a tavola, ma, per voi, è giunto il momento di andare a conoscerle!






venerdì 19 febbraio 2016

Recensione 'Le sette sorelle' di Lucinda Riley


Siamo prossimi al fine settimana, miei cari lettori, e credo che in questi giorni farò un salto in libreria, il mio habitat naturale, per sperperare un po' del mio patrimonio!
Prima di congedarmi da voi, però, ho deciso di lasciarvi la recensione della mia ultima lettura. Un romanzo meraviglioso del quale mi avete chiesto in molti qualche anticipazione e quindi eccomi qui, pronta a condividere con voi le mie impressioni su "Le sette sorelle" di Lucinda Riley. Spero di riuscire a soddisfare la vostra curiosità!





Le sette sorelle
Lucinda Riley


Editore: Giunti - Genere: Contemporary Romance
Pagine: 568
Prezzo: 9,90 € - eBook: 2,99€


Maia è sempre stata la più tranquilla e affidabile delle sue cinque sorelle. L'unica che è rimasta ad abitare con il padre ad Atlantis, lo splendido castello sul lago di Ginevra. La telefonata della governante arriva, inaspettata, proprio quando lei non si trova lì: suo padre, Salt, è morto. Un uomo misterioso e affascinante che ha adottato sei bambine, in sei paesi diversi, e le ha battezzate con il nome di una stella. Un uomo del quale nessuno, nemmeno il suo avvocato e caro amico, conosce il passato. Al loro rientro ad Atlantis, le sorelle scoprono che il padre ha lasciato loro uno strano testamento, una sfera armillare, i cui anelli recano incise alcune coordinate. Maia sarà la prima a trovare il coraggio di decifrarle e a partire alla ricerca delle sue origini. Nel Brasile degli anni '20, Izabela Bonifacio è una donna vivace, intelligente e di rara bellezza. Il padre l'ha convinta ad accettare un matrimonio di convenienza che aprirà loro le porte dell'aristocrazia di Rio. Amica dell'architetto Heitor da Silva Costa, impegnato nella costruzione della statua del Cristo Redentore, Izabela otterrà il permesso di accompagnarlo in Europa nei mesi antecedenti il matrimonio. E sarà a Parigi che troverà il vero amore. Ma ogni scelta ha le sue conseguenze.





Credo che vi sarà capitato di giocare, almeno una volta nella vita, a battaglia navale. Allora, per un momento, immaginate di trovarvi nella situazione in cui il vostro avversario sta per pronunciare due semplici parole, una lettera ed un numero per la precisione, e a voi non resta altro che sentenziare: "Colpita e affondata!"
Avete in mente questo quadro? Ebbene il mio rapporto con Lucinda è l'esatta fotografia di questo momento; lei riesce sempre a colpirmi ed affondarmi man mano che inizio a sfogliare le pagine di un suo libro. Proprio per questo mi piace chiamarla per nome, quasi in maniera confidenziale, perché oramai si è conquistata un posto speciale nel mio animo di lettrice ed ogni volta è sempre emozionante imbattersi nelle sue storie.
Nella fattispecie, questo non è solo un romanzo d'amore, ma per la protagonista sarà soprattutto un viaggio alla riscoperta di se stessa e delle proprie origini, con il fine ultimo di ritrovare quella connessione che in una qualche maniera la lega al proprio passato.
Prima di raccontarvi qualcosa in più, vorrei soffermarmi sul titolo; "Le sette sorelle" fa infatti riferimento alla costellazione delle Pleiadi costituita appunto da sette astri: Maia, Alcione. Asterope, Celaeno, Taygete, Electra e Merope. In realtà il libro in questione fa parte di una saga ed ogni volume sarà dedicato ad una delle sorelle, che, per la verità, sono soltanto sei perché la settima non è mai stata trovata.
Le Pleiadi
Avete capito bene, ho scritto proprio trovata perché le sei protagoniste non hanno alcun legame di parentela tra loro, ma, provenienti dai più disparati angoli del pianeta, sono cresciute insieme dopo essere state adottate da Pa' Salt, un genitore che rimarrà sempre in ombra non solo agli occhi del lettore ma anche delle sue stesse figlie.
Il romanzo potrebbe essere ripartito in tre grandi sezioni, sia per la storia raccontata che per i personaggi coinvolti. Nella prima avremo modo di conoscere la famiglia D'Aplièse, riunitasi in occasione della morte del padre adottivo delle sei ragazze. Attraverso le parole della protagonista, nonché sorella maggiore, Maia, saremo messi al corrente della storia di questa famiglia fuori dall'ordinario. Ognuna delle sorelle reagirà in modo diverso alla notizia della dipartita del genitore ed anche al "regalo" che costui ha deciso di lasciare loro: una sfera armillare i cui anelli riportano i nomi delle sei ragazze con una frase in greco e delle coordinate. Da questo momento in poi, quando ognuna delle sorelle tornerà alla vita che si è costruita nel corso degli anni, la storia si incentrerà solo ed esclusivamente su Maia.
Si tratta di una giovane donna, l'unica che non ha mai abbandonato il proprio nido, nonostante ci abbia provato con risultati devastanti, che trascorre le sue giornate in quella che potrebbe essere definita una sorta di dependance all'interno del castello di famiglia. In realtà Maia non fa altro che nascondersi dal mondo esterno; solitaria e schiva, preferisce rimanere barricata in quell'angolino incantato, impenetrabile e circondato da un'aura di magia e mistero che suo padre aveva costruito per proteggerle da occhi indiscreti.
Nonostante questo carattere abbastanza timido e chiuso, sarà la prima a voler indagare sulle proprie origini e le sue coordinate la porteranno indietro nel tempo ed in una terra sconosciuta ma nella quale affonda le proprie radici. Sarà il Brasile a fare da cornice alla sua personalissima storia, storia che la condurrà a Rio dove, con l'aiuto di Floriano, uno scrittore e storico del quale Maia ha tradotto un romanzo dal portoghese al francese, inizierà ad indagare sulla sua famiglia d'origine, nonostante quella che dovrebbe essere sua nonna si rifiuti di darle spiegazioni. Attraverso ricerche in archivio e lettere ricevute da una cameriera i tasselli di quello che si mostra un rebus a tutti gli effetti inizieranno a prendere forma e a condurla al 1927 da Izabela Rosa Bonifacio, detta Bel, la sua bisnonna.
Inizierà a questo punto la seconda sezione del romanzo, quella che ci permetterà di conoscere Bel, ed è anche il racconto che ho maggiormente apprezzato, sempre attratta dalle storie che si intrecciano con il passato. Bel si contrappone per carattere alla giovane Maia. Viene spesso definita un animale selvaggio, piena di fuoco e di passione e dotata di una bellezza senza eguali, ma costretta a vivere in gabbia. Una "prigionia" dettata da suo padre che la vorrebbe vedere al fianco di un uomo facoltoso per permettere alla sua famiglia di entrare a far parte dell'alta società di Rio, in quella che viene spesso definita una cerchia altolocata. Questo desiderio paterno diventerà sempre più concreto quando Gustavo Aires Cabral chiederà la sua mano. Bel inizierà a convincersi che col tempo si innamorerà di quel marito nei confronti del quale nutre solo una profonda stima, ma la situazione è ben lontana dalla favola d'amore che ha sempre sognato. 
A questo punto la scrittrice ci fornisce una serie di informazioni storiche che rendono la narrazione ancora più affascinante perché in quegli anni si stava progettando la costruzione del Cristo Redentore che noi tutti, oggi, conosciamo. Ebbene, nella storia troveranno posto anche personaggi realmente esistiti e che si muovono tra le fila del romanzo, la loro presenza ha reso il tutto ancora più magico. Sto parlando di Heitor Da Silva Costa, l'ingegnere locale scelto per sovrintendere i lavori, e Paul Landowski, lo scultore francese che realizzò il Cristo. Su insistenza del suo futuro sposo, Bel partirà con la famiglia dell'ingegnere, perché amica della figlia, alla scoperta di Parigi. Sarà qui che incontrerà l'amore della sua vita, l'assistente dello scultore, Laurent Brouilly, un uomo affascinante, che ha rubato anche il mio di cuore.
La terza ed ultima sezione sarà quella in cui le due storie, che fino a questo momento percorrevano binari diversi ma paralleli, si intrecceranno per dare vita ad un racconto sensazionale e che difficilmente potrà essere dimenticato dal lettore. 


"Il cuore di una donna è mutevole ed è capace di innamorarsi anche più di una volta. Gli uomini invece, nonostante tendano a esternare meno i propri sentimenti, quando amano, lo fanno per sempre."


Questo romanzo è davvero tante cose e tutte insieme, per questo motivo ho dovuto riflettere qualche giorno prima di posizionarmi davanti al computer ed iniziare a parlarvene. Volevo individuare la giusta prospettiva che mi avrebbe permesso di fare il punto della situazione senza svelare più del necessario: ci sono tutta una serie di dettagli e particolari, tra le righe, che devono essere scoperti poco per volta mentre se ne gusta la lettura.
Come sempre la scrittrice, attraverso quello stile che è inequivocabilmente di Lucinda, riesce ad intrecciare presente e passato, imbastendo dei legami così logici, così magnetici ed imprescindibili.
Si tratta di una lettura ricca di sentimenti, di emozioni, con dei personaggi così realistici e vividi da rappresentare delle pennellate di colore più intenso su quella tavolozza così variopinta che altro non è se non il fluire delle parole che raccontano.
Da lettrice mi piacciono molto le descrizioni attente e particolareggiate e credetemi, in questo caso vi sembrerà di essere al fianco di Maia mentre da Ginevra, dove si trova la casa di famiglia così fiabesca e tranquilla, sarete trascinati nel clima caldo e afoso di Rio de Janeiro con il mare, il Corcovado, i sapori ed i profumi antichi e nuovi di una terra dall'altra parte dell'oceano, fino a raggiungere la Parigi degli anni '20, in tipico stile bohémienne, dove potrete accomodarvi a La Closeire des Lilas, un caffè molto frequentato da famosi artisti del passato.
Insomma, un romanzo che racchiude molto più della semplice narrazione di fatti, è un romanzo che porta con sé anche pagine di storia, una storia che mi ha portato a scoprire dettagli del tutto sconosciuti. A fine lettura ho fatto delle ricerche per capire quanto ci fosse di vero e quanto fosse frutto dell'immaginazione, ebbene, è stata una grande emozione scoprire che personaggi come Landowski ed il signor Da Silva Costa siano esistiti davvero ed io ho potuto leggere di loro non in maniera tediosa, magari su un libro di storia, ma attraverso le pagine di un romanzo.
Da ultimo, ma non per questo di minore importanza, c'è da dire che non tutti i nodi vengono al pettine; la matassa di informazioni è così intricata e così ricca di mistero per cui non tutte le domande ed i dubbi troveranno risposta, soprattutto per quanto riguarda la figura di Pa' Salt. Se in un primo momento la cosa non mi ha fatto piacere, è stato solo nell'epilogo che ho capito il senso di questo voler tacere determinati passaggi. Questo perché nonostante ogni volume della saga sarà incentrato ogni volta su una sorella diversa, tuttavia c'è una storia di base in cui tutte le vicende prendono piede ed in ogni romanzo ci sarà svelato una nuova tessere del grande puzzle che fa da cornice al tutto.
Nelle battute finali, a conclusione della storia di Maia, la parola passerà ad Alcione, la seconda sorella, nonché protagonista del volume successivo, "Ally nella tempesta", che è stato pubblicato lo scorso gennaio. Non potrete far altro che sorridere per il piccolo accenno che vi sarà dato e che riguarderà proprio la piega che prenderanno gli avvenimenti.
"Le sette sorelle" è un romanzo che non può mancare nelle librerie di coloro che amano gli intrecci tra passato e presente, la struggente fiamma d'amore e sopratutto le storie di famiglia, i segreti e gli scheletri che si celano nei loro grandi ed impolverato armadi.







mercoledì 17 febbraio 2016

Recensione 'Non succederà più' di Cosimo Scarano



Rubrica settimanale dedicata alla segnalazione degli autori emergenti e dei loro romanzi



Buongiorno lettori, oggi è mercoledì e, come ogni settimana, vi propongo un nuovo appuntamento con la rubrica 'Meet&Greet'. Quest'oggi conoscerete una veste della rubrica un po' diversa dal solito perché non troverete una segnalazione ma una recensione di un romanzo che ho avuto il piacere di leggere. 
Devo ammettere che sono un tantino emozionata perché vi parlo di una lettura e di un autore al quale sono legata da lunghi anni di amicizia e, in casi come questi, tale legame può avere una duplice conseguenza: se da una parte il quadro generale è ancor più completo perché oltre a leggere il romanzo se ne conosce anche l'autore, dall'altra però bisogna essere fortemente obiettivi, soprattutto per rispetto nei vostri confronti.
Per questo motivo in maniera del tutto obiettiva vado a parlarvi del romanzo in questione, un romanzo molto molto particolare. A seguire, una breve intervista all'autore. Buona lettura!







Non succederà più
Cosimo Scarano


Editore: Algra - Genere: Narrativa Contemporanea
Pagine: 128 - Prezzo: 10,00 €


Siamo davvero pronti ad affrontare tutto quello che la vita ha in serbo per noi? Come in un percorso a ostacoli, arriva per ognuno il momento di superare qualcosa di estremamente difficile, quasi impossibile. È il caso di Nico, giovanissimo ragazzo che vive in un paesino del Sud Italia. Animato da quell'incoscienza di cui solo i giovani carpiscono l'essenza, si ritrova improvvisamente faccia a faccia con le conseguenze causate dalle sue azioni quando il destino deciderà di bussare alla sua porta. Davanti alla richiesta di assumersi delle responsabilità che lo trascinerebbero nel mondo duro e caotico degli adulti, il ragazzo non trova il coraggio necessario e si rifugia in un contorto labirinto di scuse traballanti e finte soluzioni. Accuse, tragedie, fughe affannose e ritorni prevedibili; nel mezzo di un'esistenza che si frantuma in mille pezzi e non riesce più a ritrovare un motivo per ripartire, Nico sembra recuperare per un attimo la tranquillità perduta in un amore non troppo perfetto. Ma anche questa si rivela solo una breve illusione. Non gli resterà che affrontare la dura realtà e andare incontro ai fantasmi del suo passato. Mai del tutto scomparsi.





Alcuni di voi ricorderanno il romanzo in questione perché, poco prima della pausa natalizia, ho avuto il piacere di ospitarne la segnalazione proprio sul blog. In quella occasione, però, ne sapevo ben poco in quanto mi attendeva sullo scaffale dei libri da leggere.
Oggi sono pronta a parlarvene con una maggiore consapevolezza e devo ammettere che non è per nulla semplice farlo. Non che non ne sia capace, non che voglia tirarmi indietro, tutt'altro. Si tratta di un romanzo del quale, come avrete capito dalla trama riportata qui sopra, non si può svelare assolutamente nulla perché le scoperte (e ce ne saranno ed anche di sensazionali) devono essere fatte dal lettore pagina dopo pagina. Rendere noto anche un semplice passaggio della trama potrebbe rovinarvi il piacere della lettura e questa è una cosa che ho davvero apprezzato perché mi ha fatto assaporare la storia e i suoi personaggi fino in fondo. Sicuramente, se qualcuno mi avesse osservata dall'esterno avrebbe notato diverse espressioni farsi largo sul mio volto nel momento in cui ogni tessera di quel misterioso puzzle mi veniva presentata: incredulità, sgomento, rabbia, accettazione.
Inizierò col dirvi che il romanzo e la narrazione ruotano attorno ad una tematica fondamentale che è quella della scelta.
Nico, il protagonista, è un ragazzo giovanissimo, pugliese come me, che ci viene presentato in quella fase della vita in cui ognuno di noi è chiamato a prendere delle decisioni. Vivremo insieme a lui una sorta di crescita interiore che ci permetterà di mettere in luce aspetti caratteristici di tale personaggio. Nico si troverà in quel periodo a cavallo tra la fine del liceo e l'inizio dell'università, e più o meno tutti ci siamo passati. Una sorta di limbo in cui è consapevole di aver svestito i panni del ragazzo ed inizia a muovere i primi passi nel mondo degli adulti, a progettare il suo futuro e a capire che, volente o nolente, ci sono tutta una serie di responsabilità che dovrà assumersi. Dovrà fare delle scelte che riguarderanno non solo il suo essere studente, ma anche la sua vita privata, la sua storia d'amore con Giulia. E sarà proprio in questo lasso di tempo, quando non si è né carne né pesce (come si dice frequentemente dalle mie parti!) che si sentirà completamente perso perché non riuscirà a comprendere come farsi strada in questo mondo del tutto sconosciuto. Ed è in questo preciso momento, in questa situazione del tutto inaspettata che la paura di sbagliare prenderà il sopravvento, l'insicurezza lo indirizzerà verso quelle strade tanto difficili da percorrere e che metteranno in luce i lati negativi del suo carattere. Nico non è sicuramente un personaggio positivo e, se deciderete di leggere questo romanzo, capirete a cosa mi riferisco.
E allora, se da una parte il dilemma esistenziale è proprio quello di fare delle scelte, parallelamente a questa paura si insinua la difficoltà dello stesso protagonista ad affrontare le conseguenze di tali decisioni. Le scelte pesano come macigni. La fitta trama di bugie che Nico costruirà per mentire a se stesso si sovrapporrà a quella che è la realtà dei fatti. Riuscirà il giovane protagonista a raggiungere un punto di svolta o soccomberà alle sue stesse menzogne? 


"Per una volta nella vita hai l'occasione di mescolare le carte, di rimettere tutto in gioco e cominciare da capo e invece no, sei paralizzato dalla paura, sei incapace di prendere una decisione [...] si era dimostrato del tutto impreparato ad affrontare la vita vera, quella fatta di decisioni non rimandabili, di scelte radicali, per cui ci voleva non solo il coraggio, ma anche il cuore pulito per poter scegliere ciò che era meglio per tutti."


Devo ammettere che questo romanzo è stata una vera e proprio sorpresa: dalla "banalità" iniziale (passatemi il termine!), accompagnata da descrizioni di scene di vita quotidiana riguardanti il protagonista e il suo mondo, si passa in maniera del tutto repentina ad un ritmo incalzante e sempre più serrato, caratterizzato anche da una piccola componente che richiama il genere thriller.
Il lettore viene completamente trascinato in un vortice di sensazioni ed emozioni che da una parte possono sembrare del tutto inaspettati, mentre dall'altra lo rendono consapevole che un tale cambiamento, seppure brusco ed improvviso, è innegabile, quasi logico.
Al quadro iniziale di estrema semplicità si sovrappongono i primi tasselli che porteranno il lettore a costruire una propria storia che potrà a o meno collimare con quella scelta dallo scrittore. 
Attraverso una serie di parallelismi tra presente e passato, tra sogno e realtà sono stata portata a pensare in un certo modo, a crearmi un mio film mentale che, alla fine, si è rivelato del tutto sbagliato fino all'epilogo che è un vero e proprio schiaffo in faccia senza possibilità di difesa. 
Questo essere completamente fuorviata è solo uno dei tanti punti a favore del romanzo e non mi ha mai permesso di pensare che, in realtà. quello che avevo tra le mani era un esordio.
Una padronanza di linguaggio, uno stile semplice, ma d'effetto, ed una caratterizzazione quasi estremizzata del protagonista in prima battuta ed anche di tutto quello che ruota attorno a lui, mi hanno fatto molto apprezzare la lettura.
"Non succederà più" è un romanzo che fa molto riflettere e fa comprendere come la piccola distanza tra il mondo dei 'buoni' e quello dei 'cattivi' possa essere colmata con un semplice passo e che cadere nel baratro non è affatto impossibile, anzi.


lunedì 15 febbraio 2016

Sneak Peek di Febbraio!


Rubrica mensile interamente dedicata alle novità che ci attendono in libreria



Felice inizio di settimana a tutti voi miei cari lettori, siamo giunti a metà Febbraio e, come di consueto, sono qui per parlarvi di alcune succosissime uscite librose che potrete già trovare o che troverete nei prossimi giorni in libreria (lo so che sarebbe dovuto essere un appuntamento domenicale ma per questo mese è andata così, non che cambi molto alla fine!)
Ebbene, la selezione è stata davvero difficile perché le uscite di questo mese, tra trame e copertine, mi hanno attratta parecchio in ogni direzione ma, la scelta è stata ristretta a dieci romanzi che, come al solito, vi vado a presentare. Tra l'altro, alcuni di questi romanzi, li ho messi in palio nel giveaway che trovate segnalato nella colonna di destra del blog e se volete saperne di più, questa è la giusta occasione! Prendete carta e penna, vi serviranno :) 



In libreria dal 2 febbraio


Trama:

Trieste, anni Venti. La bora, che sferza Trieste in certi periodi dell'anno, è un vento pieno di passione, violento e fugace, che piega i corpi e trasforma gli animi.
Salvador e Edita si conobbero lì un giorno di primavera del 1920, spinti dalla bora l'uno verso l'altra. Lei era nata a Lubiana e lui a Barcellona. Avevano vent'anni, l'età della follia. Ma Edita, bella e timida, era sposata e aveva una figlia, mentre l'unica cosa che possedeva Salvador era il suo lavoro nella bottega di un grande scultore, e il desiderio infinito di avere successo nella vita. Il vento sconvolse per sempre le loro esistenze, l'amore abbatté tutti i confini e le convenzioni. 
E solo la Storia, con la sua ferocia, avrebbe potuto dividerli.Barcellona, verso la fine degli anni Settanta. Salvador, ormai vecchio, vuole tornare a Trieste, dove aveva creduto di poter essere felice. Insieme a Marina, la giovane donna che lo accompagna, Salvador fa un viaggio nella memoria, raccontando del suo antico amore: di un parco in riva al mare, di lenzuola stropicciate e corpi abbracciati la mattina tardi, di un'attesa lungo i binari della stazione, di una colpa terribile e di un capolavoro del Rinascimento. Delle persecuzioni e dei segreti che si porta dietro da cinquant'anni. È un viaggio lungo, e ogni passo è importante. Perché è un passo in cerca del futuro.




In libreria dal 4 febbraio


Trama:

Meg Michaels, giovane proprietaria di una libreria, si sta leccando ancora le ferite per aver chiuso, una dopo l'altra, due storie con due uomini sbagliati. Durante una festa a casa di amici conosce Theo Taylor, un medico dell'esercito in congedo, che per puro caso scopre il suo segreto: Meg è incinta. Theo è stato ferito in guerra e sembra un tipo scontroso e orgoglioso, ma nasconde in realtà un lato dolce, discreto e premuroso. Tra i due, giorno dopo giorno, nasce un legame strano, fatto di dettagli e confessioni, di comprensione... e di una straordinaria attrazione fisica che coglie entrambi di sorpresa. Tra uno scaffale da riordinare, una pila di bestseller da spolverare e una vita che nasce, Meg sarà capace di darsi di nuovo la possibilità di essere felice?









In libreria dal 9 febbraio


Trama:

Una ragazza americana in vacanza a Parigi, un giovane francese affascinante, 24 ore indimenticabili insieme; poi l'addio, e sette lettere scritte da lui nel tentativo di tenere viva quella passione. Non è l'inizio di un film romantico, ma di una favola vera: brevissima, perché la ragazza non risponderà mai a quelle lettere. Per vent'anni. Finché, arrivata ai quaranta, perso il lavoro e al capolinea del suo matrimonio, Samantha le ritrova. E decide di ricominciare da un gesto semplice: chiedere scusa per quel silenzio. Mai si sarebbe aspettata che Jean-Luc le rispondesse e volesse rivederla. A quel punto, non le resta che una follia: prendere un aereo e raggiungere il ragazzo dei suoi diciannove anni, per cogliere quella seconda chance che vale tutta una vita.









In libreria dal 9 febbraio


Trama:

Per Stella, diciassette anni, la vita non è stata affatto facile da quando sua sorella Cara si è ammalata. Pur di starle vicino, Stella ha chiuso i suoi sogni in un cassetto. Perché farebbe qualsiasi cosa per vederla felice. E ora che il compleanno di Cara è alle porte, ha in mente il regalo perfetto: un autografo degli Heartbreakers, la sua band preferita. Poco importa se per averlo dovrà andare fino a Chicago e stare in fila per ore, o se per lei sono solo quattro ragazzini sfigati e la loro musica uno schifo: Cara li adora ed è l'unica cosa che conta. Ma questa missione porterà con sé più di una sorpresa. A partire dal ragazzo con due meravigliosi occhi azzurri che Stella incontra da Starbucks. È simpatico, carino, ha un sorriso irresistibile, delle adorabili fossette e qualcosa di terribilmente familiare. Stella è convinta di averlo già visto da qualche parte. Ma è un'ipotesi a dir poco ridicola e decisamente improbabile. Così, Stella archivia in fretta quell'incontro e raggiunge l'evento degli Heartbreakers come da programma. Quando però, dopo un'interminabile coda, finalmente arriva il suo turno, per poco non le viene un colpo: il ragazzo che parla con una fan e firma poster, quello con un sorriso meraviglioso, è... il ragazzo di Starbucks.

sabato 13 febbraio 2016

Fab Five #2: 'I 5 romanzi che parlano d'amore...'



Rubrica a cadenza occasionale per approfondire un tema particolare attraverso 5 romanzi



Buon sabato lettori, credevate che mi fossi dimenticata di lasciarvi qualche consiglio per la giornata di domani? Come avrete intuito dal titolo, la Fab Five di oggi è dedicata a San Valentino, la festa degli innamorati. 
Premetto che, secondo me, tutti gli innamorati dovrebbero festeggiare tale evento in ognuno dei 365 giorni (366 per gli anni bisestili) che compongono l'anno e che, da qualche tempo a questa parte, il valore del 14 Febbraio è diventato del tutto consumistico!






Ma sapete come è nata questa festa e perché si celebra proprio in questa data?
Diciamo che l'origine affonda le proprie radici in eventi storici realmente accaduti, misti a quel pizzico di leggenda che non guasta mai e rende il tutto ancor più magico agli occhi di noi lettori.
Tali radici sono da ricercare nel lontano 273 d. C. quando Valentino, il primo vescovo della città di Terni, venne ucciso per decapitazione. Il giorno in cui tutto ciò avvenne fu proprio il 14 Febbraio. E questo spiega il perché della data, ma voi vi starete chiedendo: chi era Valentino?
Valentino era un martire cristiano, perseguitato dal prefetto romano Placido Furio, per aver rifiutato di convertirsi al paganesimo.
Attorno a lui aleggiano delle vere e proprie leggende, per le quali gli è stato conferito il titolo di 'protettore degli innamorati'. Due sono le più famose e sono anche quelle che ho scelto di raccontarvi per sommi capi (non ho alcuna intenzione di tediarvi!).
La prima prende il nome di "Leggenda dell'Amore Sublime" e racconta le vicende di due giovani innamorati, Sabino e Serepia, il primo pagano  e la seconda cristiana. Per poter sposare la sua amata, il giovane Sabino decise di convertirsi al cristianesimo ma, mentre si organizzavano i preparativi per il suo battesimo e le successive nozze, Serepia si ammalò di tisi. Valentino fu chiamato al capezzale della fanciulla, ormai moribonda, e dietro le suppliche del futuro sposo, che non voleva in nessun modo separarsi dalla propria amata, celebrò entrambi i riti. Si narra che, mentre levò le mani in alto per impartire la sua benedizione, un sonno beatificante avvolse i cuori dei due amanti per l'eternità.
La "Leggenda della rosa della riconciliazione" è la seconda della quale voglio parlarvi. Si narra che un giorno Valentino abbia udito due giovani fidanzati litigare, al di là del proprio giardino. Volendo fare da paciere tra i due, decise di andare loro incontro portando una magnifica rosa. Dopo averla regalata loro, raccomandandosi affinché ne stringessero insieme il gambo facendo attenzione alle spine, li pregò di riconciliarsi. Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò dal santo per invocare la benedizione del matrimonio. La storia si diffuse tra gli abitanti che iniziarono a recarsi in pellegrinaggio, presso Valentino, il 14 di ogni mese.

Ecco spiegato come mai sia stato scelto il 14 febbraio per tale evento e perché proprio San Valentino. Ma ora vediamo come questa tematica sia stata affrontata anche in campo letterario. Scegliere 5 romanzi, come sempre, si è rivelata un'ardua impresa, anche perché la letteratura classica ne è piena: pensate alle sorelle Brontë o alla cara Jane Austen che hanno fatto della tematica amorosa il fulcro della narrazione. I loro romanzi sono classici esempi di quella che è la concezione dell'amore nella forma più pura.
Nel corso degli anni, però, anche altri scrittori e scrittrici si sono cimentati in questo compito, anzi, ad oggi, i romanzi che vanno per la maggiore sono proprio quelli che parlano d'amore.
Per questo motivo ho selezionato, dalla mia libreria, 5 romanzi che conosco e che affrontano tale argomento. Alcuni di voi li conosceranno e li avranno letti come me, per altri potrebbero rivelarsi delle novità assolute e, in questo caso, se siete interessati, potrete rimediare :)







Trama:

Leningrado, 1941. Il conflitto che sconvolge l'Europa sembra lontanissimo da questa maestosa città ormai in decadenza, dove gli splendidi palazzi e i grandiosi boulevard testimoniano di un passato glorioso, quando lo zar Pietro I il Grande l'aveva voluta chiamare San Pietroburgo. Ma le sorelle Tatiana e Dasha Metanova dividono un'unica stanza con i genitori, i nonni e il fratello... questa è la dura realtà della Russia di Stalin. Realtà che, tuttavia, sembrerà bella come un sogno non appena Hitler invade la nazione e comincia a stringere d'assedio la città. In questo scenario -che la guerra rende precario e privo di certezze- si incontrano la giovane Tatiana e Alexander, un ufficiale dell'Armata Rossa ben diverso dalla maggior parte degli uomini russi: sicuro di sé al punto da sembrare sfrontato, e con uno strano accento che nasconde forse un passato misterioso. Mentre un implacabile inverno e l'esercito tedesco riducono giorno dopo giorno Leningrado in ginocchio, i Metanov sono costretti ad adottare misure sempre più disperate per sopravvivere. Tra un bombardamento e l'altro, con il cibo che scarseggia fino a diventare un ricordo cui aggrapparsi per placare i morsi della fame, Tatiana e Alexander sono inesorabilmente attratti l'una verso l'altro. Ma il loro è un amore impossibile, che porterebbe la disperazione nella famiglia di lei e rischierebbe di rivelare l'inconfessabile segreto di Alexander, un segreto che potrebbe distruggerlo.







Trama:

È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, l'indomani lasceranno l'università. È il 15 luglio 1988, e per la prima volta Emma e Dexter si amano e si dicono addio. Lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza, sempre consapevole dei suoi privilegi, delle sue possibilità economiche e sociali. Ad attendere Emma è invece un ristorante messicano nei quartieri nord di Londra, nachos e birra, una costante insicurezza fatta di pochi soldi e sogni irraggiungibili. Ma per loro il 15 luglio rimarrà sempre una data speciale. Ovunque si trovino, in qualunque cosa siano occupati, la scintilla di quella notte d'estate tornerà a brillare. Dove sarà Dexter, cosa starà combinando Emma? Per venti anni si terranno in contatto, e per un giorno saranno ancora assieme. Perché quando Emma e Dexter sono di nuovo vicini, quando chiacchierano e si corteggiano, raccontandosi i loro amori, i successi e i fallimenti, solo allora scoprono di sentirsi bene, di sentirsi migliori. Comico, intelligente, malinconico, Un giorno cattura l'energia sentimentale delle grandi passioni: i cuori spezzati, l'intricato corso dell'amore e dell'amicizia, il coraggio, le attese e le delusioni di chiunque abbia desiderato una persona che non può avere.


giovedì 11 febbraio 2016

Recensione 'Il profumo del pane alla lavanda' di Sarah Addison Allen


Buon giovedì lettori, oggi vi propongo un romanzo del quale ho sentito molto parlare e di una scrittrice tanto, tanto, amata. Tra l'altro ne approfitto per unirmi al coro di lettori che urlano a gran voce e si domandano perché, in Italia, siano stati pubblicati solo alcuni dei suoi romanzi. Io li sento ancora urlare dalla mia postazione! Per il momento me ne farò una ragione dato che mi sono imbattuta solo nel primo romanzo di questa fantastica scrittrice e ce ne sono altri ad attendermi.
Sì, avete capito bene, questo primo incontro ha fatto scoccare la scintilla, ha toccato le giuste corde del mio animo di lettrice per decidere di approfondirne la conoscenza.
"Il profumo del pane alla lavanda" di Sarah Addison Allen è un libro magico, ricco di sentimenti, inebriante, solare, profumato e, insomma, potrei continuare e continuare all'infinito. Quindi, se avete compreso il suo potere magnetico non vi resta che proseguire nella lettura!





Il profumo del pane alla lavanda
Sarah Addison Allen


Editore: Sonzogno - Genere: Contemporary Romance
Pagine: 283 - Prezzo: 9,90 € - eBook: 4,99€


Claire è una Waverley e conosce bene le magiche proprietà di frutti e fiori che crescono nel suo giardino. Dalla nonna, Claire ha ereditato la grande casa in cui vive sola e ricette preziose che possono cambiare il destino delle persone. I nasturzi inducono a mantenere i segreti, le bocche di leone spengono la passione e la lavanda... Tuttavia, la sua è una vita tranquilla. Almeno fino al giorno in cui la sorella Sidney, scappata di casa dieci anni prima, bussa inaspettatamente alla porta e fa vacillare il muro che Claire ha costruito attorno al proprio cuore.






Credo che la parola giusta per definire questo romanzo sia proprio inebriante. Sono qui che vorrei dare libero sfogo alle mie sensazioni post lettura ed avverto un profumo che sa di viola del pensiero, tulipani, fiordaliso, lavanda, nasturzio, caprifoglio, erba bagnata di rugiada, un profumo che sa di casa Waverley, una casa che è diventata anche la mia.
Siamo a Bascom, nel North Carolina, una cittadina molto particolare, abitata da famiglie fuori dal comune, ognuna con un tratto distintivo che le contraddistingue e le rende magiche all'occhio del lettore. Se pensate che questa sia una semplice storia sentimentale vi sbagliate di grosso perché l'elemento caratteristico, che fa da sfondo al tutto, è proprio la magia. Ed è in questo scenario alquanto fantastico che prendono piede le vicende delle nostre protagoniste, due sorelle con un cognome molto particolare: Claire e Sidney Waverley
Prima di proseguire nell'affascinante racconto, vorrei spiegarvi cosa intendo quando accosto la parola 'magia' a 'famiglie fuori dal comune'. Per fare un esempio pratico mi servo proprio delle Waverley e di tutte le credenze e dicerie che avvolgono in un alone di mistero la loro famiglia. Nel romanzo si dirà '...quando una Waverley è in giro, taci e apri bene le orecchie...' questo perché si tratta di donne davvero particolari, ognuna a suo modo. La lontana cugina Evanelle, ad esempio, è una vecchietta tanto gentile che ha sempre un bisogno impellente: donare oggetti a chiunque incontri senza saperne il motivo, è una cosa che sente e alla quale non può sottrarsi. La giovane protagonista Claire ha ereditato l'arte culinaria da sua nonna materna, cucina piatti prelibati che hanno finalità ben precise e, per farlo, si serve dei fiori, delle piante e dei frutti che crescono nel suo giardino. A quanto pare, però, l'unica a non aver ereditato alcun potere è la sorella minore Sidney. Lei rinnega la sua natura ed il suo cognome, si sente una diversa, additata dalla gente del luogo, ed è proprio per questo che quando decide di tornare a casa portandosi dietro una bambina di nome Bay, Claire, la sorella maggiore, non potrà credere ai propri occhi. 
Il rapporto tra le sorelle è molto particolare e la Allen riesce a descriverlo in maniera impeccabile, davvero. Se Claire ha accettato la propria natura, servendosi dei propri poteri per metterli al servizio del prossimo, è anche quella caratterialmente più schiva e chiusa, poco avvezza alle novità e ai cambiamenti che la vita le riserverà, primo tra tutti l'affascinante Tyler Hughes. Un uomo che per lei rappresenta un pericolo perché la destabilizza al punto tale da far venir meno quella sicurezza, quella padronanza di sé lungamente cercata e conquistata. Proverà in tutti i modi a far cambiare idea all'innamorato che pare resistere ai suoi poteri e a quello che si cela dietro i deliziosi manicaretti che preparerà per lui.
Dall'altra parte c'è Sidney, una giovane donna fuggita di casa ben dieci anni prima, una donna che senza saperlo ha emulato in tutto e per tutto sua madre, conducendo quello stesso stile di vita che aveva messo in pericolo lei tanti anni addietro e che ora investe alla stessa maniera sua figlia e la piccola Bay. Sarà proprio per amore della bambina che deciderà di tornare a Bascom, il luogo tanto odiato ma che racchiude il suo porto sicuro, la sua casa, la sua famiglia.
Le due sorelle dovranno mettersi in gioco, recuperare quel rapporto che non hanno mai posseduto, perdersi per poi ritrovarsi ed affrontare insieme le ombre del passato e i pericoli che la vita gli riserverà. Fare i conti con loro stesse, le loro paure (l'abbandono nel caso di Claire, la violenza per quanto riguarda Sidney), i loro sogni e, soprattutto il loro cuore.

"Io non sono capace d'impegnarmi in qualcosa di temporaneo."
"E allora non farlo. Convinciti che è per sempre. Perché può esserlo come non esserlo."
Claire prese un piccolo respiro profondo, come prima di un'iniezione. "Farà male."
"L'amore fa sempre male, e questo già lo sai", replicò Sidney. "Ma ne vale la pena. E questo non lo sai. Non ancora."


Con uno stile fresco, a tratti ironico, ed estremamente coinvolgente, la Allen riesce a creare una storia del tutto nuova, dove l'elemento magico si intesse alla classica narrazione senza mai sembrare una stonatura, tutt'altro. La magia è qualcosa di imprescindibile, così radicata nella vita dei personaggi e dell'ambiente, da far parte del bagaglio. Non ho mai pensato di scindere le due cose, per me, su Bascom, aleggia e continua ad aleggiare un alone di mistero tale da rendere il tutto un po' fiabesco.
Non vi sembrerà assolutamente strano che, nel giardino delle Waverley ci sia un melo che si prende gioco di tutti continuando a scagliare mele sui poveri malcapitati per renderli consapevoli della sua presenza, o ancora che la giovane Claire viva così a contatto con la natura da sembrare una fata dei boschi con quest'aura magica che la accompagnerà sempre. Ecco, vi è un connubio tra magia, natura e umani. Una piacevole novità che accompagna il lettore fino all'epilogo.
Ed è in questo scenario che si intrecciano le vite dei protagonisti e di tutto coloro che fanno parte della storia. Una storia ricca di sentimenti, di emozioni, di magia e di amore.
Con la sua semplicità, con il connubio tra storia e magia e con dei personaggi così ben delineati e caratterizzati, la Allen è riuscita a stregarmi.
E, come se tutto ciò già non bastasse, a conclusione della lettura, sono state inserite una serie di pagine che vanno sotto il nome di 'Ricettario delle Waverley' nelle quali vi vengono spiegati per filo e per segno gli ingredienti floreali utilizzati nelle ricette di Claire e il loro potere terapeutico (cosa che, da farmacista, ho molto apprezzato!).
"Il profumo del pane alla lavanda" è un romanzo da leggere tutto d'un fiato e che mi sento di consigliare a chiunque, soprattutto a chi ama le belle storie, ma con quel tocco in più che le rende speciali.






mercoledì 10 febbraio 2016

'Favola di una falena' di Alessio Del Debbio


Rubrica settimanale dedicata alla segnalazione degli autori emergenti e dei loro romanzi



Buongiorno cari lettori, pronti per una nuova segnalazione? Quest'oggi ho il piacere di ospitare, nuovamente, Alessio Del Debbio e il suo romanzo: "Favola di una falena". Appartenente al genere new adult, segue le avventure di un gruppo di amici di Viareggio (Jonathan, Francesca, Veronica e Leonardo) dopo la fine delle superiori, durante il primo tentennante anno di università, tra amori inconcludenti, fede nell'amicizia, fantasmi del passato e continua ricerca e scoperta di sé e di ciò che vogliono essere. Ma, a questo punto, lascio che sia il romanzo stesso a presentarsi per cui non posso che augurarvi buona lettura!




Titolo: Favola di una falena
Autore: Alessio Del Debbio
Editore: Panesi Edizioni
Genere: New Adult
eBook: 2,99€
Link per l'acquisto


Trama: Dopo la maturità, Jonathan e i suoi amici devono prendere importanti decisioni sul proprio futuro. Jonathan rinuncia a studiare, tuffandosi nel lavoro a tempo pieno, aiutando il cugino nella sua agenzia pubblicitaria, e cercando di recuperare la sua amicizia con Leo, incrinata da una ragazza che si era messa tra loro. Leonardo si iscrive a Medicina ma deve barcamenarsi tra le lezioni, lo studio e il prendersi cura della madre, psicologicamente instabile, e della sorella più piccola, che continua a sognare una famiglia unita, anche con il padre da cui si sono allontanati quando hanno lasciato Milano. Veronica sorprende gli amici, decidendo di iscriversi al Dams e andando a vivere a Bologna con il suo nuovo ragazzo, scardinando gli equilibri del gruppo. Francesca infine si iscrive a Lettere, sua grande passione, continuando a scrivere in un diario le avventure dei suoi amici, con l’idea un giorno di farne un libro, e faticando nel liberarsi del fantasma del suo defunto ex ragazzo che da sempre la ostacola nei suoi rapporti con il sesso maschile. 
Su queste premesse iniziano le avventure di Jonathan e dei suoi amici, in quel periodo di passaggio che è la fine dell’adolescenza e l’inizio dell’età adulta. Un periodo in cui i sentimenti appaiono amplificati, a volte confusi, di certo molto intensi. Lo sa bene Veronica che lotta per inseguire un sogno e fuggire alla maledizione di Cenerentola, oppressa da una famiglia di “matrigne”. Da bruco diventerà una falena, sbattendo le ali in cerca della sua fiamma vitale.



Nota: Per quanto "Favola di una falena" sia ambientato DOPO 
gli eventi di "Anime contro" e "Oltre le nuvole", 
la lettura dei romanzi precedenti di Alessio Del Debbio non è obbligatoria, 
in quanto i libri sono costruiti per essere fruiti indipendentemente l'uno dall'altro.




Dalla quarta di copertina: "Viareggio, settembre 2001. Sta per finire l'estate dopo la maturità: tempo di prendere decisioni importanti. Su questa premessa iniziano le avventure del turbolento Jonathan, della timida Francesca, della sognatrice Veronica e del rigoroso Leonardo, un viaggio nell'amicizia e nell'amore, una favola moderna di eroi coraggiosi che sopravvivono alla quotidianità aiutandosi l'un l'altro e credendo nei propri sogni. Falene in cerca di luce, destinate a non trovare mai riposo."
Potete visitare la pagina Facebook del libro, dove troverete una serie di informazioni utili sia sull'autore che sul romanzo stesso. Come sempre vi allego un estratto dell'opera mentre noi ci leggiamo alla prossima segnalazione!


Vorrei ricominciare a credere. Lo vorrei davvero. Credere che la vita abbia uno scopo e non sia soltanto un vuoto trascinarsi in giorni spesso uguali, credere che ci sia una luce alla fine del tunnel, che tutte le nostre sofferenze saranno ripagate. E che ci sia una persona, una sola, tra i miliardi che siamo, disposta a condividere la sua fede con me, a credere in me quanto io in lui, e a vivere lo stesso sogno. Pensi sia possibile, Leo?(Veronica)




Alessio Del Debbio nasce a Viareggio nel 1981. Appassionato di storia e mitologia, adora trascorrere il tempo libero leggendo, quasi divorando, romanzi storici o letteratura fantastica. Si laurea in Lettere Moderne con una tesi su Nick Adams, protagonista di alcuni racconti di “In our Time”, di Hemingway. Nel 2007 frequenta il corso di scrittura creativa organizzato da Divier Nelli, noto scrittore viareggino. Dal 2013 frequenta i Laboratori di Scrittura Creativa dell’Associazione Culturale “Le Otto Querce” di Viareggio, curati dallo scrittore e giornalista fiorentino Mirko Tondi. Nel 2011 pubblica “Oltre le nuvole – storie di amici”, romanzo young adult ambientato a Viareggio, cui seguirà, nel 2015, il prequel “Anime contro”. Nel 2014 esce il racconto distopico “L’abisso alla fine del mondo”; Gds Edizioni. Dal 2012 al 2015 pubblica numerosi racconti in varie antologie, tra cui “I mondi del fantasy IV e V” di Limana Umanita Edizioni e “Racconti Toscani” di Historica Edizioni, molti dei quali riuniti nell’antologia “L’ora del diavolo”, vincitrice della III edizione del concorso ObiettivoLibro di Sensoinverso Edizioni e pubblicata a inizio 2016.Dal 2015 cura il blog “I mondi fantastici di Alessio Del Debbio”, con articoli sull’editoria, la letteratura fantastica e gli eventi letterari. Il sito, per conoscere i suoi lavori, è www.alessiodeldebbio.it.