venerdì 30 dicembre 2016

Un anno se ne va...




Miei cari lettori, oggi è il giorno, quello in cui tirare le somme dell'anno uscente. Potevo esimermi dal farlo? Certo che no!
Il 2016 è stato un anno di sperimentazione, di accostamento a nuove letture, a nuovi generi, a nuovi autori. A mondi che non credevo potessero essere tanto vicini al mio. Questo è stato anche un anno intenso, coinvolgente, vero per quanto riguarda il blog e per questo devo ringraziarvi singolarmente perché senza di voi io non sarei qui!
E pensare che lo scorso anno, di questi tempi, avevo tutta l'intenzione di chiudere bottega e ritirarmi nel mio piccolo mondo di lettrice, un mondo che, badate bene, è ancora qui, intatto, ma molto più ricco di emozioni ed esperienze vissute direttamente.

In questo anno sono cresciuta un po', e non parlo solo di età anagrafica, ma di crescita spirituale, intellettuale, emozionale. Mi sono conquistata il mio posto con fatica e sudore, cercando di gestire al meglio questo mio piccolo spazio nella blogosfera. Intessendo legami in primis con le mie colleghe book blogger (parola che ancora mi suona strana!), persone che sanno dare la carica giusta al momento giusto (e che non nominerò perché loro sanno di far parte di questa cerchia), con altri lettori, con le case editrici, che ringrazio per la stima e la fiducia reciproche, ed infine con gli autori dei romanzi che leggo. Appunto, gli autori, quelli che ci fanno vivere nuove storie sulla pelle attraverso le loro parole, che sanno farci emozionare, piangere, gridare, sorridere, il tutto in una frazione di secondo. 
Quegli stessi autori che, fino a prima che iniziassi questa mia avventura, credevo lontani anni luce da me, che fossimo separati da un abisso insormontabile, quasi come se si trovassero comodamente seduti sulla cima dell'Olimpo, alla pari delle divinità greche, irraggiungibili. Quest'anno ho scoperto, invece, che sono persone comuni, proprio come me o come te che leggi, con una caratteristica ben precisa, che poi è quella che fa la differenza: sanno dare il giusto peso alle parole, sanno raggiungere il senso più profondo dell'essere, sanno dare voce a tutte quelle storie che vanno a trovarli, a bussare nella loro testa come vecchi amici, per regalarle a noi lettori, per farci sognare attraverso le loro vite.
È grazie a loro, vicini e lontani, nel luogo e nel tempo, che esistono i lettori!

In questo 2016 mi sono sentita così pronta e coinvolta, da organizzare anche una challenge di lettura, The Hunting Word Challenge, che accompagnerà tutti i partecipanti (che sono tanti, e per questo vi ringrazio) per tutto il 2017. Come sempre incrocio le dita e spero che tutto vada per il verso giusto!

Ed ora ecco la parte che un po' tutti aspettate, quella in cui fare un bilancio delle letture. Il 2016 è stato anche un anno ricco di pagine inchiostrate, di emozioni forti e coinvolgenti. Avevo fissato una meta di 100 libri su Goodreads mentre ne ho letti solo 70, ma va benissimo così, non credo di aver mai letto così tanto e ho tutto il nuovo anno per riprovarci.
Ora, nonostante avessi organizzato un'apposita sezione del blog dedicata al libro del mese, nella quale inserire mensilmente la lettura migliore, quella che mi aveva conquistato più di tutte, in modo da proclamare il romanzo vincitore in assoluto, sono rimasta a fissare quelle dodici copertine con un'unica domanda: "E adesso?".
Sì perché ci sono romanzi che, nonostante non siano presenti in quella selezione, hanno segnato irrimediabilmente il mio io lettrice, quella parte insaziabile ed instancabile che tanto mi caratterizza. Allora ho deciso di proporre una piccola selezione di letture del cuore, quelle che avranno sempre un posto speciale nella mia biblioteca; accanto ad ognuna troverete un piccolo stralcio della mia recensione. 






"...sono stata così coinvolta da questa lettura da sentirmi parte integrante al punto tale da voler dialogare con loro, sapere cosa stava accadendo, cosa stavano pensando. Prendere tra le mani quel libro faceva parte della mia routine e quando è giunto il momento di riporlo sullo scaffale io mi sono sentita persa.
Sì, si tratta di una storia d'amore clandestina, ma è così vera, autentica e, soprattutto, complicata, da portare il lettore a riflettere su alcune questioni e a porsi delle domande..."















"...un romanzo dalla trama originale, divertente ed intrigante, dove nessun elemento è lasciato al caso ma occupa un posto ben preciso all'interno del quadro generale. Una lettura che insegna e nella quale si intravede una morale di fondo che vale per la protagonista ma anche per tutti noi: il successo di una persona non si misura dai traguardi raggiunti bensì dagli ostacoli superati..."











"...leggere Lorenzo Marone equivale a prendere il largo, a lasciarsi condurre attraverso quelle che sono le imperfezioni della vita così imprevedibile e contraddittoria. Equivale a compiere un viaggio, non solo tra le pagine inchiostrate, ma un viaggio interiore, spirituale. Un viaggio verso quella che è la vita. La vita vera. E allora, per affrontare al meglio la traversata, sarebbe opportuno recuperare un bagaglio vuoto e molto capiente affinché sia possibile stipare tutto quello in cui ci si imbatterà nel lungo, meraviglioso e malinconico cammino. La mia valigia, devo ammetterlo, non era completamente vuota. In un angolino risiedeva la paura. La paura di non provare determinate emozioni, di restare immune al fascino della scrittura di Lorenzo ma, ovviamente, così non è stato e quella stessa paura è volata via a partire dall'incipit..."



giovedì 22 dicembre 2016

Recensione 'Il gioco dell'angelo' di Carlos Ruiz Zafon





Il gioco dell'angelo
Carlos Ruiz Zafon


Editore: Mondadori - Genere: Letteratura internazionale
Pagine: 466 - Prezzo: 12,50 € - eBook: 6,99€
(OMAGGIO CE)


Nella tumultuosa Barcellona degli anni Venti, il giovane David Martín cova un sogno, inconfessabile quanto universale: diventare uno scrittore. Quando la sorte inaspettatamente gli offre l'occasione di pubblicare un suo racconto, il successo comincia infine ad arridergli. È proprio da quel momento tuttavia che la sua vita inizierà a porgli interrogativi ai quali non ha immediata risposta, esponendolo come mai prima di allora a imprevedibili azzardi e travolgenti passioni, crimini efferati e sentimenti assoluti, lungo le strade di una Barcellona ora familiare, più spesso sconosciuta e inquietante, dai cui angoli fanno capolino luoghi e personaggi che i lettori de "L'ombra del vento" hanno già imparato ad amare. Quando David si deciderà infine ad accettare la proposta di un misterioso editore - scrivere un'opera immane e rivoluzionaria, destinata a cambiare le sorti dell'umanità -, non si renderà conto che, al compimento di una simile impresa, ad attenderlo non ci saranno soltanto onore e gloria.




A distanza di qualche giorno, torno a parlarvi di Zafon e del secondo volume della saga intitolata "Il cimitero dei libri perduti" che costituisce, per l'appunto, il file rouge, la comunanza, tra primo e secondo romanzo (suppongo che lo stesso accadrà per i successivi che non ho ancora letto!). Comunanza che si esplica, anche ne "Il gioco dell'angelo" con un libro ritrovato proprio in questo cimitero, luogo che, per chi non lo sapesse, ospita tutti quei romanzi abbandonati che altrimenti sarebbero andati persi. Nel suddetto romanzo, però, tale ritrovamento sembrerebbe di secondaria importanza rispetto alla storia che prende piede pagina dopo pagina. Per la verità, ad un certo punto, si scoprirà come il vissuto del protagonista David Martìn e tale libro, intitolato Lux Aeterna, siano intimamente e visceralmente connessi.

Non vi dirò molto di più della storia, mi piacerebbe focalizzare l'attenzione su alcuni aspetti fondamentali, primo tra tutti il mio rapporto con questa lettura.

In tutta sincerità, questo romanzo non mi ha coinvolta emotivamente come il precedente, almeno non in quella che è la prima parte che ho trovata piuttosto lenta, piatta, come se la storia faticasse a decollare. Certo ci sono delle imbeccate che fanno capire al lettore che qualcosa di strano stia accadendo ma non c'è quel cambio di passo necessario tanto che, almeno fino a metà libro, mi sono dovuta davvero impegnare per proseguirne la lettura.
Poi, invece, il cambio di passo c'è stato. Il romanzo è diventato altamente adrenalinico e ha quasi surclassato l'inizio lento e stentato. Se avesse mantenuto il ritmo costante sin dal principio, in modo da consentire al lettore di entrare pienamente nel narrato fin dalle prime pagine, sarebbe stato all'altezza del precedente, ovvero "L'ombra del vento".
Ma, perché c'è un ma, questa diversa modalità narrativa tra il prima e il dopo mi ha dato l'impressione di leggere due diversi romanzi perché arrivata alle battute finali, in cui l'autore ripesca informazioni ritrovate nelle prime pagine e lì dimenticate, mi è sembrato quasi che facessero parte di un altro romanzo. 
Per non parlare poi del finale, inverosimile sì ma allo stesso tempo necessario perché completamente rispondente agli avvenimenti narrati.

Nonostante ciò, anche in questo romanzo emerge la grande capacità descrittiva dell'autore che arriva ad abbracciare non solo luoghi ma anche il contesto storico vissuto a Barcellona, la dittatura di Primo de Rivera con annessi e connessi.
Geniale e sorprendente, l'idea di ambientare il romanzo, dal punto di vista temporale, in un periodo antecedente rispetto ai fatti narrati nel precedente capitolo: dai primi del '900 fino all'epilogo nel 1945, anno in cui iniziano le vicende de "L'ombra del vento". Questo è un altro esempio di connessione tra i romanzi che raggiunge il suo massimo, e questa cosa l'ho molto apprezzata, coinvolgendo nuovamente la libreria dei Sempere che appariranno nelle vesti del nonno e del giovane figlio, nonché padre di Daniel il protagonista del precedente romanzo. Ma la cosa ancora più sorprendete è come in queste pagine prenda vita il personaggio di Isabella, la madre dello stesso Daniel defunta ne "L'ombra del vento", permettendoci di conoscere una figura che altrimenti sarebbe rimasta solo accennata.

Infine, ma non per importanza, il protagonista: David Martìn. Anche lui appartiene alla schiera dei personaggi che, usciti dalla penna di Zafon, non fanno altro che conquistare il lettore. È proprio la sua figura che ho apprezzato più di tutto e che mi ha permesso di porre in secondo piano i difetti riscontrati nella narrazione della prima parte dell'opera. 
David incarna quello che è il prototipo base dei personaggi di Zafon: un uomo tormentato, uno scrittore che combatte con parole, frasi, immagini; un uomo incapace di amare e che non lo lascia fare nemmeno agli altri. Altro punto di contatto una genitrice evanescente, non perché deceduta, ma perché ha abbandonato la sua famiglia. Ecco, quindi, un uomo nuovamente cresciuto dal padre, un padre che osteggiava il suo amore per la letteratura e che non era in grado di comprendere le esigenze del suo bambino.

In definitiva, meno coinvolgente del primo ma caratterizzato da tutti quegli elementi essenziali per apprezzare lo stile magnetico ed ipnotico di questo talentuoso scrittore. Dopo una piccola pausa proseguirò il mio viaggio alla scoperta del terzo capitolo che si prospetta essere, almeno da quanto dicono, avvincente, non quanto il primo, ma quasi!





martedì 20 dicembre 2016

The Hunting Word Challenge - Prima Tappa!




*Piccolo siparietto, detto anche ci risiamo!*
"Allora hai scritto tutto?" "Sì!" "Ma lo stiamo facendo davvero?"
"A quanto pare..." "Allora iniziamo!"



"Ma quando iniziamo?" "Anticipiamo?" "E fino al 20?" "Chissà che parole hai scelto!?"
Ebbene Signori e Signore, ci siamo! Il momento tanto atteso è giunto ed è stato accompagnato anche dal conto alla rovescia, perfettamente in linea con i festeggiamenti di fine anno che, tra l'altro, cascano a fagiolo visto che tra pochi giorni sbam bum, salutiamo il 2016 per dare il benvenuto al 2017! *Anno dispari, ci piace!*

Ehm, lo confesso, sono un tantino emozionata perché come avrete intuito, con questo post, prende ufficialmente il via The Hunting Word Challenge, una vera e propria sfida di lettura improntata sulle parole. Prima di ricapitolare un po' il tutto permettetemi di ringraziarvi uno per uno per il calore, la fiducia e la partecipazione. Al momento siete in 58 a giocare con me ma come anticipato nel post delle iscrizioni (che trovate qui se qualcuno voglia iscriversi per l'appunto!), codeste non si chiuderanno mai durante il corso dell'anno in modo che chiunque possa aggiungersi in qualsiasi momento.
È la prima volta che organizzo una Challenge per cui il mio unico obiettivo è quello di farvi trascorrere un anno all'insegna della lettura con una sola raccomandazione/richiesta: DIVERTITEVI!


NB: vi ricordo che per partecipare occorre essere lettori fissi del blog per cui, periodicamente, ricontrollate. Lo farò anche io di tanto in tanto perché Blogger si diverte a fare scherzetti!



PRIMA TAPPA
dal 20 Dicembre al 20 Marzo


Ha inizio oggi la prima tappa che si concluderà il 20 Marzo alle ore 18:00. Cosa vuol dire? Che potrete inviare le vostre recensioni entro tale orario. Tutto ciò che arriverà oltre le suddette non verrà preso in considerazione *Su questo saremo molto fiscali!*

Bene, tra qualche rigo troverete l'elenco delle 10 parole che potrete spuntare nel numero che vi pare e in un ordine del tutto casuale e che vi permetterà di accumulare punti nel corso di questo trimestre, ma prima ricapitoliamo il regolamento.

1) Dovrete scegliere un libro (e per libro si intende un libro di minimo 150 pagine, a tal proposito faranno fede le schede Goodreads e Amazon, non racconti, fumetti e varie ed eventuali, né riletture!) che abbia: 
- quella stessa parola nel titolo; (3 PUNTI)
- una o più parole nel titolo che siano ricollegabili per significato o idea; (1 PUNTO)
- quella stessa parola disegnata in copertina; (5 PUNTI)


Piccolo esempio: se una delle parole date fosse LUNA/LUNE potreste leggere "La luna e i falò" di Cesare Pavese oppure "Cinder. Cronache lunari" di Marissa Meyer oppure "Blue" di Kerstin Gier (che ha una luna rappresentata in copertina!).

Osservazione 1: potrete cambiare il numero della parola, cioè usarne il singolare o il plurale, ma non il genere, quindi se la parola è al femminile singolare, potreste utilizzarla al femminile plurale, ma non al maschile. 
Piccolo esempio: se la parola fosse Regina, Regine andrebbe benissimo, ma non Re!

Osservazione 2: nel caso in cui leggiate in lingua le parole non possono essere tradotte, quindi rimangono in italiano e, di conseguenza, non le troverete mai nel titolo. Tuttavia potreste usare il libro in lingua nel caso in cui la parola fosse raffigurata in copertina, quindi sarebbe l'unico caso possibile. Ovviamente a lettura in lingua corrisponde recensione in italiano!


Per qualsiasi dubbio potremo confrontarci sia nel gruppo Facebook, creato appositamente per la Challenge, sia via email al seguente indirizzo: appuntidiunagiovanereader@gmail.com.
Chiaramente fatelo prima di iniziare a leggere in modo da essere sicuri che la scelta vi venga poi convalidata!


2) Se prima della fine della tappa, quindi 20 Marzo, ci sarà un primo giocatore, tra tutti i partecipanti, che avrà completato l'intero giro di 10 parole (10 PUNTI BONUS + premio, ovvero un eBook a scelta da un elenco proposto che riceveranno tutti coloro che completeranno l'intero giro delle 10 parole) troverete un nuovo post che, oltre a comunicarvi la lieta novella, annuncerà l'aggiunta di altre 3 parole, un po' più difficili. A questa triade potranno accedere solo i giocatori che avranno spuntato le 10 parole iniziali e il punteggio base, al completamento di una delle tre parole, si triplicherà.

Piccolo esempio: completato il giro delle 10 parole, se una delle nuove tre scelte fosse SOLE/SOLI e voi leggeste un libro con quella stessa parola nel titolo otterreste 9 PUNTI, se la parola fosse ricollegabile per significato o idea 3 PUNTI, se fosse rappresentata in copertina 15 PUNTI. Se spuntate tutte e tre le parole avrete altri 30 PUNTI BONUS.


3) Infine nel corso di ognuna delle 4 tappe verrà pubblicato un post contenente una parola bonus che potrete spuntare in qualsiasi momento, anche se non avrete completato le 10 parole iniziali e che vi permetterà di acquisire 15 PUNTI EXTRA. Attenzione però, in questo caso specifico la parola dovrà essere contenuta, precisa ed identica, solo ed esclusivamente nel titolo (non varrà né il collegamento per significato o idea, né la raffigurazione in copertina). Se si tratta di singolare dovrete trovarla al singolare così come nel caso del plurale.

Come vi ho anticipato nel post delle iscrizioni, nel corso di ogni tappa ci saranno delle sfide occasionali per le quali non sarete avvertiti in alcun modo e che quindi dovrete scovare sul blogOvviamente una volta individuate non dovrete farne parola con gli altri partecipanti pena la squalifica!
In ognuna di esse troverete pubblicate tutte le spiegazioni necessarie e potrete partecipare anche se non avrete spuntato tutto l'elenco delle 10 parole iniziali!


PUNTEGGIO

Ricapitoliamo le varie modalità per l'acquisizione dei PUNTI:
  • per ogni libro letto con la parola esatta nel titolo - 3 PUNTI;
  • per ogni libro letto con una o più parole ricollegabili per significato o idea nel titolo - 1 PUNTO;
  • per ogni libro letto con quella stessa parola raffigurata in copertina - 5 PUNTI;
  • per ogni libro che abbia la parola esatta nel titolo o una ricollegabile ed anche la raffigurazione in copertina della parola data (quindi non della ricollegabile), oltre al solito punteggio di 3 o 1 + 5 Punti, se ne aggiungeranno altri - 6 PUNTI BONUS(non è contemplato il caso di una doppia parola per uno stesso libro. Deciderete voi quale delle due spuntare in modo da leggere un libro per ogni parola!)
  • al completamento delle 10 parole - 10 PUNTI BONUS;
  • solo nel caso della triade i punti triplicheranno - 9 PUNTI/ 3 PUNTI/ 15 PUNTI;
  • solo al completamento della triade - 30 PUNTI BONUS;
  • parola bonus - 15 PUNTI EXTRA:
  • sfide aggiuntive a sorpresa - PUNTI EXTRA da definire di volta in volta.



lunedì 12 dicembre 2016

Recensione 'L'ombra del vento' di Carlos Ruiz Zafon





L'ombra del vento
Carlos Ruiz Zafon


Editore: Mondadori - Genere: Letteratura Internazionale
Pagine: 417 - Prezzo: 12,50 € - eBook: 7,99€
(OMAGGIO CE)

A Barcellona, una mattina d'estate del 1945 il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto dove vengono sottratti all'oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo. E qui Daniel entra in possesso di un libro maledetto che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un mondo di misteri e intrighi legato alla figura di Julián Carax, l'autore di quel libro. Daniel ne rimane folgorato, mentre dal passato iniziano a emergere storie di passioni illecite, di amori impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e di un macabro segreto custodito in una villa abbandonata. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti paralleli con la sua vita.






Ci sono romanzi carichi di mistero, romanzi che affascinano il lettore sia per contenuto, e quindi per storia narrata, che per i personaggi che ne calcano la scena. Ci sono romanzi, alla fine dei quali, ti domandi come mai tu non li abbia mai presi in considerazione o come mai quel piccolo numero, quel pedice, che ne rappresenta la mole, ti abbia sempre spinto a passare diritto davanti al loro scaffale, senza dargli nemmeno una possibilità. L'unica che quelle pagine sature di parole, in religioso silenzio, chiedono a noi lettori. 
Questo è un po' il riassunto di quanto avvenuto prima e dopo la lettura di Zafon e del capitolo che apre quella che è diventata, dal mese scorso, una quadrilogia a tutti gli effetti. Per l'accostamento ad un autore bellamente snobbato fino a questo momento (Mea Culpa!) devo ringraziare la casa editrice Mondadori che mi ha omaggiata di tutti i volumi di una storia che, almeno per questo primo lavoro, mi appare meravigliosamente coinvolgente. Ho in lettura il secondo romanzo di cui spero di parlarvi quanto prima. 

1945, Barcellona. Una mattina d'estate Daniel, figlio di un libraio, viene condotto dallo stesso padre in un luogo segreto il cui semplice nome basta ad instillare il giusto grado di curiosità sin dalle prime battute. Si tratta del Cimitero dei Libri Dimenticati, il posto in cui trovano dimora tutti quei libri che si perdono nell'oblio. I libri che nessuno ricorda, quelli perduti nel tempo. Rimangono lì, in attesa che un nuovo lettore arrivi e li porti con sé, affinché il loro spirito riacquisti forza. Sono libri con un'anima: quella di chi li ha scritti e quella di chi li ha letti. 
In occasione di questa prima visita, Daniel viene invitato a scegliere proprio uno di quei volumi, un romanzo che sortisce una sorta di richiamo: 'L'ombra del vento' di Julian Carax
Avrà inizio così una vera e propria avventura, un cambiamento radicale nella vita del protagonista che lo porterà costantemente vicino alla verità ma soprattutto al pericolo. Non voglio aggiungere altro perché si tratta di un romanzo tutto da vivere, un romanzo che vi terrà imbrigliati alle parole e alla storia che racconta.


"Un giorno sentii dire da un cliente della libreria che poche cose impressionano un lettore quanto il primo libro capace di toccargli davvero il cuore. L'eco di parole che crediamo dimenticate ci accompagna per tutta la vita ed erige nella nostra memoria un palazzo al quale - non importa quanti libri leggeremo, quanti mondi scopriremo, quante cosa apprenderemo o dimenticheremo - prima o poi faremo ritorno."


Credo che la bravura di Zafon risieda nella capacità di aver creato una storia come poche, una storia affascinante, ricca di colpi di scena e mistero, da sortire un effetto ammaliatore sul lettore. A ciò contribuisce anche lo stile fluido in cui parti discorsive e dialoghi si alternano in maniera efficace, il tutto accompagnato da descrizioni di luoghi e personaggi che vediamo attraverso gli occhi di Daniel, un ingenuo bambino che si trasformerà in un adulto, con tutti quelli che sono i problemi dell'essere tale. Vedere è il verbo che descrive al meglio questa sensazione perché le descrizioni sono così nitide e particolareggiate che basta scostare lo sguardo dalle pagine per figurarsi il tutto. Questa è una caratteristica che apprezzo molto e che basta per conquistarmi al primo colpo. 

La narrazione rappresenta uno di quei casi in cui la storia deve essere seguita con attenzione a causa degli intrecci, dei numerosi personaggi e dei salti temporali che mostrano, in maniera inequivocabile, come il tutto abbia bisogno di tempo per risolversi. A ciò si accompagnano i parallelismi tra presente e passato quasi come se gli avvenimenti convergano in un punto di contatto, quasi che la storia di Daniel e quella di Julian prendano la stessa piega fino a coincidere e, pertanto, rendendoli entrambi protagonisti. Si dice infatti "...uniti dal destino e dal caso come gli anelli di una catena...". Sono loro gli attori principali, coloro che calcano il palcoscenico alla perfezione, tuttavia lo fanno supportati dai comprimari, da coloro senza i quali si avvertirebbe una mancanza. Sono proprio le voci dei comprimari che richiameranno agli occhi del lettore il passato più nascosto. 
Inevitabilmente, la figura di Julian è quella che conquista, che affascina il lettore con la sua aura di mistero, di oscuro. 

Il ritrovamento del libro segna il confine tra un prima e un dopo, un prima caratterizzato da una sorta di lenta narrazione e un dopo impregnato da tematiche forti quali l'amicizia, la lealtà, l'amore osteggiato e contrastato, la morte. Tra queste trova anche spazio il rapporto col genitore: un padre che è uno sconfitto e non sa di esserlo, un padre che le invisibili trame del tempo stanno allontanando dal figlio, e un figlio, Daniel, che cerca il riscatto personale e familiare. 

In definitiva una lettura più che piacevole, una lettura potente per quello che è un romanzo da leggere tutto d'un fiato. Un romanzo che vi trascinerà nel vortice emozionale ed altamente adrenalinico creato dalle parole impresse sulla carta. Se non lo avete ancora fatto è il momento di recuperare!








lunedì 5 dicembre 2016

Recensione 'Le regole del tè e dell'amore' di Roberta Marasco





Le regole del tè e dell'amore
Roberta Marasco


Editore: tre60 - Genere: Letteratura Italiana
Pagine: 336 - Prezzo: 16,40 € - eBook: 7,99€


L'amore di Elisa per il tè risale alla sua infanzia. È stata sua madre a insegnarle tutte le regole per preparare questa bevanda e ad associare, come per gioco, ogni persona a una varietà di tè. Daniele, il suo unico grande amore, è tornato dopo tanto tempo. Ma Elisa ha imparato da sua madre a non fidarsi della felicità, a non lasciarsi andare mai, perché il prezzo da pagare potrebbe essere molto alto. Prima di tutto dovrà trovare se stessa, poi potrà capire se Daniele può renderla felice. Quando trova per caso una vecchia scatola di tè con un’etichetta che riporta la scritta ROCCAMORI, il nome di un antico borgo umbro, Elisa ne è certa: si tratta del tè proibito della madre, quello che le fece provare solo una volta e che, lei lo sente, nasconde più di un segreto. Forse proprio lì, in quel borgo antico, Elisa potrà trovare le risposte che cerca e imparare a lasciarsi andare e a fidarsi dell'amore, guidata dall'aroma e dalle regole del tè…





"Se la vita è come una tazza di tè, significa che qualcuno di noi è l'acqua e qualcun altro il tè. Ci sono persone che sentono di poter cambiare ciò che le circonda, che vogliono lasciare il segno, dare il proprio sapore alle cose. Sono le persone che si tuffano nella tazza, impavide e impazienti. Le persone che si raccontano. Le persone tè. Poi ci sono le persone che aspettano, che accolgono, che cambiano colore a seconda degli umori altrui. Attendono, liquide e trasparenti, le foglioline di tè che daranno gusto alla loro vita. Sono le persone che ascoltano. Le persone acqua."

L'infusione è un'esperienza unica, totalizzante, ricca di fascino. È la precisione dei gesti, la perizia dei dettagli che fanno dell'infusione un vero e proprio rituale. Un rituale in cui due parti, apparentemente estranee, si incontrano e si fondono, diventando, magicamente, un tutt'uno. Una miscela di profumi che stuzzicano l'olfatto e di sapori che accarezzano le papille gustative, per di più dotata di una propria delicatezza al pari della scrittura di Roberta Marasco. 
C'è poi, tra le regole per la preparazione del tè, la seconda infusione, quella che prende il posto della prima e che riguarda tutte quelle foglie che hanno bisogno di più tempo per aprirsi e sprigionare il loro vero sapore. Un po' come questo romanzo che, ipoteticamente diviso in due parti, rappresenta alla perfezione la prima e la seconda infusione. Un inizio in sordina per poi esplodere in una miriade di colori, profumi, sapori ed emozioni. 

Saremo condotti nella storia attraverso una serie di salti temporali che caratterizzano e arricchiscono la narrazione. I capitoli al presente, in cui la protagonista indiscussa è Elisa, presenteranno in apertura piccole ed interessanti descrizioni di alcune varietà di tè che, sono sicura, i più esperti, di quello che è un vero e proprio culto, apprezzeranno.

Elisa è il personaggio al quale, inesorabilmente, ci si lega. Una donna che tenta di dare una forma ordinata ai sogni, ai sentimenti, alla vita, e per farlo sfrutta il suo essere metodica e organizzata, l'unico modo attraverso cui credere che tutto possa andare per il meglio. Elisa e la sua capacità di riconoscere i diversi tipi di tè per personalità, carattere, difetti, pregi, un po' come avviene con la gente comune con le proprie manie e le proprie preferenze. Elisa che, con la morte della madre prima e della zia dopo, ha preso le sembianze di quel pozzo nero dal quale avrebbe dovuto restare lontana e che invece sembra inghiottirla, allungando su di lei un'ombra che nasconde informazioni sul suo passato, sull'evanescente figura paterna. Un padre di cui non ci sono tracce, oggetti, foto. Un po' come se sua madre avesse voluto cancellare ogni cosa. Tutto tranne lei, il frutto di quell'amore. Una madre, quella di Elisa, davanti alla quale contenersi e tenere a bada le emozioni. Il suo sguardo penetrante e burrascoso la frenava e avviliva. Nonostante questo, però, emerge la profonda ammirazione mista a soggezione nei confronti della figura genitrice: una donna con delle crepe nell'anima, con l'inflessibilità e il rigore delle sue regole, un'isola inaccessibile e remota. 
Sarà il ritrovamento di una scatolina di tè, un tè non comune, proibito, che la condurrà a Roccamori, un borgo abbandonato dal resto del mondo, lasciato nel suo angolo di verde e di roccia. Un viaggio nel passato, quello di Elisa, che fungerà da riscoperta di se stessa e dalla figura materna, una donna che apparirà lontana anni luce dal modo in cui si mostrava alla sua bambina, una donna passionale, esuberante, piena di vita. Un viaggio che segnerà un cambiamento, un borgo che le insegnerà come tornare a vivere, ad abbattere quella sensazione di estraneità alle situazioni, a non sentirsi il pezzo di troppo, alla costante ricerca del suo posto nel mondo. 

Sono stata folgorata da questo romanzo, dalla sua bellezza che arriva improvvisa, che ti conquista, ti esplode dentro in un caleidoscopio di colori.
A ciò si accompagna il fascino di Roccamori, un borgo che sembra vergognarsi del fascino e della magia che lo caratterizzano tanto da cercare di oscurarla, nasconderla agli occhi del lettore, invitandolo a cercarla perché chi cerca trova e questo lo scoprirà la stessa protagonista. Ancora la Casa delle Camelie, la sua leggenda, le storie che ha da raccontare, il suo giardino, una tavolozza furiosa di colori e profumi. 
I personaggi così veri, caratterizzati a tutto tondo soffermandosi su fattezze fisiche e personalità, le descrizioni dei luoghi, così accurate e vivide, sono in grado di attraversare il lettore da parte a parte. 
La prosa morbida, che lo culla, darà voce anche alla bellissima storia d'amore tra Elisa e Daniele. Lui, il fattore incontrollabile che "...sconvolgeva ogni tentativo (di lei) di non perdere i suoi punti di riferimento...", l'espressione di chi non si perde mai perché forse lo ha già fatto e la strada maestra non l'ha più ritrovata. Un uomo per cui è difficile restare e una donna per cui è difficile partire.

Un romanzo emozionante, ricco di parole che fanno breccia nel lettore. Un romanzo intenso come il magico rituale del tè, fatto di gesti rassicuranti. Un vero e proprio culto che si respira in ogni singola pagina. Il mio consiglio è di lasciarvi guidare perché la via del tè è sempre quella giusta.







venerdì 2 dicembre 2016

Monthly Recap Novembre!



Rubrica a cadenza mensile per riepilogare quanto avvenuto nel mese appena trascorso



Buongiorno lettori, ma voi la sentite l'aria natalizia, i profumi, i sapori del periodo più magico dell'anno? Avete iniziato a preparare liste su liste e a disseminarle, casualmente, in modo che possano essere facilmente trovate?
Quest'oggi è tempo di bilanci, ma permettetemi di ricordarvi che sono aperte le iscrizioni a The Hunting Word Challenge, la prima sfida di lettura organizzata dalla sottoscritta proprio qui sul blog. E soprattutto di ringraziarvi per la calorosa partecipazione, siete davvero in tanti per cui, grazie di cuore!
Ora, invece, mi appresto a raccontarvi il mio Novembre letterario, nonché ultimo appuntamento del corrente anno! Lasciatevi guidare tra gli scaffali della mia libreria e tra le tante novità che li affollano.




LETTURE E RECENSIONI


In questo mese non ho letto moltissimo, anche la TBR è andata a farsi friggere, tuttavia è prevalsa la qualità e di questo sono molto contenta. Come al solito, per conoscere la mia opinione su qualcuna di queste letture, vi basterà cliccare sull'immagine di copertina.



Testo Alternativo
NON RECENSITO
Testo Alternativo Testo Alternativo
Testo Alternativo
Testo Alternativo
RECENSIONE
IN ARRIVO

Ora, non ho recensito "Le ossa della principessa" perché, ormai, ho un folle amore per Alice e per la Gazzola quindi ve ne ho parlato in lungo e in largo e sarei tornata a ripetermi. La lettura del mese di Ottobre è, invece, senza ombra di dubbio "Le regole del tè e dell'amore" di Roberta Marasco, della quale vi parlerò presto sperando, soprattutto, di riuscire a farlo nel modo che merita. 





LIBRI SUI MIEI SCAFFALI


Ora, non so se ve ne ricordate, ma nello scorso Monthly Recap avevo promesso di non fare alcun acquisto durante il mese appena trascorso. Così è stato, anche se non lo credevo possibile, tuttavia sono stata omaggiata in lungo e in largo da alcune Case Editrici, che ringrazio immensamente per la fiducia.

Entrate librose!

OMAGGI:
- "Volevo solo andare a letto presto" di Chiara Moscardelli, Giunti Editore;
- "L'anno dei fiori di papaver" di Corina Bomann, Giunti Editore;
- "Dove nasce l'arcobaleno" di Andrea Caschetto, Giunti Editore;
. "La Grande A" di Giulia Caminito,  Giunti Editore;
- "L'ombra del vento" di Carlos Ruiz Zafon, Mondadori;
- "Il gioco dell'angelo" di Carlos Ruiz Zafon, Mondadori;
- "Il prigioniero del cielo" di Carlos Ruiz Zafon, Mondadori;
- "Finché notte non sia più" di Novita Amadei, Neri Pozza;
- "Non dirgli che ti manca" di Alessandra Angelini, Newton Compton Editori;
- "Una fredda mattina d'inverno" di Barbara Taylor Sissel, Newton Compton Editori.








COSA LEGGO A DICEMBRE?


Per questo mese non sono sicura di poter seguire una TBR, trascorrerò molto tempo in famiglia per cui credo di portare avanti, in lettura, solo "La Trilogia del Cimitero dei Libri Dimenticati", che è diventata tetralogia ma questo è un altro discorso.
Spero che anche il vostro Novembre sia stato soddisfacente. Per il momento è tutto, ci rileggiamo al prossimo appuntamento!






mercoledì 30 novembre 2016

The Hunting Word Challenge 2017!




* Piccolo siparietto*
"Non se ne fa nulla!" "Ma ne sei sicura? Perché non provarci?" "Dici?" "Beh, io ci sto!" "Allora facciamolo!!!"


Ebbene sì cari lettori e lettrici, il titolo è chiaro che più chiaro non si può! Il piccolo soliloquio che avete letto in apertura rimarca la mia indecisione nell'organizzare un siffatto evento nonostante ci stia pensando dall'estate. Ecco io e il mio cervello siamo giunti ad un compromesso e ci siamo decisi a scrivere questo post che vi comunica, ufficialmente, che la sottoscritta ha pensato di indire una carinissima Challenge per il 2017 (Oddio carinissima lo deciderete voi!)
Prima di passare alle varie spiegazioni è doveroso spiegarvi che mi sono lasciata ispirare da una Challenge organizzata qualche anno fa da Serena del blog Attraverso i libri e quel che Serena vi trovò. Sapete quando trovate la giusta ispirazione? Bene c'è stato una sorta di imprinting per cui l'idea di base è la stessa ma arricchita in lungo e in largo dalla sottoscritta.




DI COSA SI TRATTA?


The Hunting Word Challenge, letteralmente "Caccia alla parola", è una vera e propria sfida di lettura a cui potrete partecipare per tutto il 2017. La Challenge inizierà il 20 Dicembre, con un post di apertura qui sul blog, e terminerà il 20 Dicembre 2017 con la proclamazione dei vincitori. Sarà strutturata in 4 tappe della durata di tre mesi ciascuna. Le quattro tappe saranno così ripartite:

  • PRIMA TAPPA: dal 20 Dicembre al 20 Marzo;
  • SECONDA TAPPA: dal 21 Marzo al 20 Giugno;
  • TERZA TAPPA: dal 21 Giugno al 20 Settembre;
  • QUARTA TAPPA: dal 21 Settembre al 20 Dicembre.

All'inizio di ogni tappa, quindi 20 Dicembre, 21 Marzo, 21 Giugno e 21 Settembre, troverete sul blog un post di apertura che darà il via al nuovo trimestre con l'elenco di obiettivi da portare a termine nel corso dei tre mesi e il form da compilare ogni volta che vorrete inviare la recensione del romanzo letto per un determinato obiettivo. Il post sarà o fissato in alto nella colonna di destra del blog o in un'apposita sezione nella barra principale, ma di questo ne parleremo al momento opportuno!




COME FUNZIONA LA CHALLENGE?


Partecipare alla Challenge è davvero semplicissimo! Spero di riuscire a spiegarvi il tutto in maniera chiara ed esaustiva. In caso contrario lasciatevi andare alle domande di rito a cui riceverete risposta in breve tempo.
Allora, nel post di apertura di ogni tappa vi sarà fornito un elenco di 10 parole che potrete usare al singolare o al plurale. Dovrete scegliere un libro (di minimo 150 pagine) che abbia:


- quella stessa parola nel titolo; (3 PUNTI)
- una o più parole nel titolo che siano ricollegabili per significato o idea; (1 PUNTO)
- quella stessa parola disegnata in copertina; (5 PUNTI)


Piccolo esempio: se una delle parole date fosse LUNA/LUNE potreste leggere "La luna e i falò" di Cesare Pavese oppure "Cinder. Cronache lunari" di Marissa Meyer oppure "Blue" di Kerstin Gier (che ha una luna rappresentata in copertina!).

In ogni tappa sarete liberi di spuntare il numero di parole che vorrete, in un ordine del tutto casuale, e questo vi permetterà di accumulare, di volta in volta, dei punti. Attenzione però, una volta spuntata una parola non potrete riutilizzarla ma dovrete proseguire con la successiva e così via. 
Se prima della fine della tappa, quindi 20 Marzo, 20 Giugno, 20 Settembre e 20 Dicembre, ci sarà un primo giocatore, tra tutti i partecipanti, che avrà completato l'intero giro di 10 parole (10 PUNTI BONUS + premio) troverete un nuovo post che, oltre a comunicarvi la lieta novella, annuncerà l'aggiunta di altre 3 parole, un po' più difficili. A questa triade potranno accedere solo i giocatori che avranno spuntato le 10 parole iniziali e il punteggio base, al completamento di una delle tre parole, si triplicherà.

Piccolo esempio: completato il giro delle 10 parole, se una delle nuove tre scelte fosse SOLE/SOLI e voi leggeste un libro con quella stessa parola nel titolo otterreste 9 PUNTI, se la parola fosse ricollegabile per significato o idea 3 PUNTI, se fosse rappresentata in copertina 15 PUNTI. Se spuntate tutte e tre le parole avrete altri 30 PUNTI BONUS.

Nel corso di ognuna delle 4 tappe verrà pubblicato un post contenente una parola bonus che potrete spuntare in qualsiasi momento, anche se non avrete completato le 10 parole iniziali e che vi permetterà di acquisire 15 PUNTI EXTRA. Attenzione però, in questo caso specifico la parola dovrà essere contenuta, precisa ed identica, solo ed esclusivamente nel titolo (non varrà né la ricollegabilità per significato o idea, né la raffigurazione in copertina). Se si tratta di singolare dovrete trovarla al singolare così come nel caso del plurale. 
Ancora, nel corso di ogni tappa organizzerò delle piccole sfide aggiuntive alle quali potrete partecipare anche se non avrete spuntato le 10 parole iniziali e sempre entro i limiti della fine della tappa. Tali sfide vi consentiranno di accumulare PUNTI EXTRA che saranno decisi di volta in volta. Questi post, a differenza degli altri, non vi saranno comunicati in alcun modo, spunteranno casualmente sul blog e starà a voi scovarli. Ovviamente una volta individuati non dovrete farne parola con gli altri partecipanti pena la squalifica!
Quando appariranno tali post, che potrebbero essere uno o più nel corso di ogni tappa, vi sarà spiegato come partecipare per accaparrarvi il massimo dei punti, ma questo lo vedremo al momento opportuno!


*PUNTEGGIO*

Con il post di apertura del 20 Dicembre riceverete una email con allegato un file Drive nel quale troverete l'aggiornamento dei punteggi per ogni singolo partecipante. Tale aggiornamento sarà effettuato dalla sottoscritta nel weekend!

Ora ricapitoliamo le varie modalità per l'acquisizione dei PUNTI:

  • per ogni libro letto con la parola esatta nel titolo - 3 PUNTI;
  • per ogni libro letto con una o più parole ricollegabili per significato o idea nel titolo - 1 PUNTO;
  • per ogni libro letto con quella stessa parola raffigurata in copertina - 5 PUNTI;
  • per ogni libro che abbia la parola esatta nel titolo o una ricollegabile ed anche la raffigurazione in copertina della parola data (quindi non della ricollegabile), oltre al solito punteggio di 3 o 1 + 5 Punti, se ne aggiungeranno altri - 6 PUNTI BONUS (non è contemplato il caso di una doppia parola per uno stesso libro. Deciderete voi quale delle due spuntare!)
  • al completamento delle 10 parole - 10 PUNTI BONUS;
  • solo nel caso della triade i punti triplicheranno - 9 PUNTI/ 3 PUNTI/ 15 PUNTI;
  • solo al completamento della triade - 30 PUNTI BONUS;
  • parola bonus - 15 PUNTI EXTRA:
  • sfide aggiuntive a sorpresa - PUNTI EXTRA da definire di volta in volta.




COME PARTECIPARE?


Le iscrizioni hanno inizio con questo post e, durante il corso dell'anno, non verranno mai chiuse. Ognuno potrà scegliere di iscriversi in corsa, così come ogni iscritto potrà decidere di abbandonare in qualsiasi momento o mettere in stand-by la propria partecipazione per tornare a giocare quando vorrà. Ciò sarà possibile proprio grazie alle sfide mensili che avranno un valore in punti tale da sovvertire anche la classifica, quindi nessuno resterà indietro. Questo per dirvi che, se vi state domandando se partecipare o meno potete tranquillamente provare e decidere in tutta tranquillità!
Per iscriversi e prendere parte alla Challenge occorre:

  1. essere lettori fissi del blog (trovate il box nella colonna di destra);
  2. seguirmi su Facebook, Instagram e Goodreads (facoltativo);
  3. possedere un blog o un profilo Goodreads o aNobii sul quale postare le vostre recensioni che dovranno essere ben argomentate. Non saranno accettate frasi del tipo "Mi è piaciuto!", "Non mi è piaciuto!", "Lo consiglio!", così come non dovrete trasformarvi nei nuovi Virgilio e Omero e scrivere un poema epico. Insomma il giusto! Ovviamente non saranno prese in considerazione recensioni pervenute via email o via Facebook o scritte su diverse piattaforme da quelle indicate;
  4. compilare il form alla fine di questo articolo con i dati richiesti;
  5. lasciare un commento che mi confermi la vostra iscrizione;
  6. condividere il banner sul vostro blog, sulle vostre pagine Facebook o profili privati, di qualsiasi social possediate, taggando persone che potrebbero essere interessate. Più siamo e più ci divertiamo!

<a href="http://appuntidiunagiovanereader.blogspot.it/2016/11/the-hunting-word-challenge-2017.html" target="_blank"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjUuHRACNCNjqOrv4Swnj6u37B5wlwQz1LNhGJkCwAmsGqo4zWQFg_IQW8Q02ugSsnCfrz56Oacb8ETjqHd6Io_RwEJk5XL0vTR489ORKW5XLkUvuZKGABIKOqucA5Jp6g4KY_vgcAZdiw/s400/banner.png" width= "100%" height= "100%" /></a>




COSA SI VINCE?


Oltre ai premi intermedi che sarà mia premura inviare ai vincitori, i concorrenti che saliranno sul podio si aggiudicheranno:


  • PRIMO CLASSIFICATO: buono Amazon del valore di 20 €;
  • SECONDO CLASSIFICATO: buono Amazon del valore di 10 €;
  • TERZO CLASSIFICATO: buono Amazon del valore di 5 €.


Cosa vi auguro? Di divertirvi, perché lo scopo della Challenge è proprio questo, magari accostandovi a titoli e generi che in altri casi avreste bellamente snobbato.
Spero di essere stata chiara, in caso contrario potete contattarmi al seguente indirizzo appuntidiunagiovanereader@gmail.com o per messaggio privato sulla pagina Facebook.








lunedì 28 novembre 2016

Recensione 'L'anno dei fiori di papavero' di Corina Bomann





L'anno dei fiori di papavero
Corina Bomann


Editore: Giunti - Genere: Letteratura Rosa
Pagine: 399 - Prezzo: 14,90 € - eBook: 9,99€
(OMAGGIO CE)


Il calore di una famiglia numerosa e due genitori che si amano: è questo che Nicole ha sempre sognato fin da bambina. Cresciuta da una madre single che non ha mai voluto parlarle di suo padre, né accogliere un altro uomo nello loro piccola "casa di donne", Nicole è fuori di sé dalla gioia quando, a 38 anni, scopre di essere incinta. Talmente felice da sperare che il fidanzato David – da sempre contrario a mettere su famiglia – possa comunque seguirla in questa avventura. Ma quando David la abbandona e Nicole scopre che il bambino ha un problema cardiaco, l'unico rifugio sicuro sarà proprio la tenuta vinicola della madre Marianne. Determinata a sapere se la malattia del bimbo è ereditaria, Nicole riesce finalmente a convincerla a parlarle di suo padre. Un viaggio a ritroso che la porterà in Lorena, a Bar-le-Duc, un villaggio circondato da vigneti e magnifici campi di papavero, dove Marianne aveva lavorato come insegnante negli anni '70, scoprendo a sue spese il radicato astio degli abitanti verso i tedeschi. Ma non tutti vedevano in Marianne una nemica, soprattutto l'affascinante viticoltore Michel, che però era già promesso a un'altra donna… La storia di un grande amore che supera ogni odio e pregiudizio.






"Il papavero è il fiore della sofferenza, del perdono e dell'oblio."


La Bomann riesce sempre a stupirmi per la sua capacità di raccontare le emozioni, gli stati d'animo. E questo lo fa nella maniera più accurata e dettagliata possibile al punto tale da farli vivere, indirettamente, anche al lettore. 
Il romanzo di cui vi parlo oggi non è il primo lavoro che leggo di questa autrice ed è vero che qualcuno potrebbe ravvisare il classico intreccio tra presente e passato, quasi fosse una costante assoluta grazie alla quale poi sviscerare il narrato, ma è bene che sappiate che ogni storia è dotata di una propria bellezza, di una propria singolarità che la rende unica nel suo genere e la contraddistingue dalle precedenti e da quelle che verranno.

Questa, nello specifico, riesce a spiegare l'importanza del famoso 'peso delle parole', di come quel peso possa essere difficile da tollerare, soprattutto quando nasconde verità e segreti, gioie e dolori. 
Non mi dilungherò sulla sinossi che è molto ricca e fedele a quello che poi sarà il narrato, vorrei concentrarmi, invece, sulle figure protagoniste. Si tratta di due donne, Marianne e Nicole, madre e figlia rispettivamente. Due donne che si racconteranno non solo al lettore, ma a loro stesse, mettendo a nudo le loro fragilità, i loro timori, le loro insicurezze, quelle parti di anima che avevano tenuto nascoste l'una all'altra. Due donne accomunate dal desiderio di avere una famiglia, due donne dal carattere forte e quindi in grado di affrontare la loro solitudine. Due donne che non hanno conosciuto, nel senso più intrinseco del termine, il loro genitore, un completo estraneo per Nicole e un uomo dalle tante vite e dalle tante sfumature caratteriali, proprie del suo essere artista, nel caso di Marianne.

Grazie all'autrice, al suo modo di catturare l'attenzione del lettore e alla caratterizzazione dei personaggi con tutte le loro sfaccettature emozionali, mi sono immedesimata prima in Nicole, nel suo dolore, nella sua angoscia, nella sua paura più grande, quella di gravare suo figlio di un destino che non merita, di costringerlo a vivere solo per la scelta egoistica di assecondare quel desiderio tutto al femminile di diventare madre ad ogni costo, e poi in Marianne, uno spirito libero dai mille sogni che negli anni '70 aveva avuto il coraggio di ribellarsi ai genitori, a quello stesso padre che non accettava lo studio del Francese. Una madre, Marianne, la cui vita era divisa in due periodi: quello prima della nascita di Nicole e quello dopo. 

Attraverso un alternarsi di capitoli in prima e terza persona, questi ultimi dedicati al racconto della genitrice, e grazie all'ausilio di descrizioni di foto e date, ripercorreremo la vita di Marianne a partire dall'adolescenza sino al suo trasferimento al Lycée di Bar le Duc, in Francia.
In questa maniera, come in ogni suo romanzo, trovano largo spazio anche le tematiche storiche. Nello specifico il rapporto conflittuale tra tedeschi e francesi all'indomani della Seconda Guerra Mondiale. Un risentimento che sarà scaricato sulla stessa Marianne la cui nazionalità è sufficiente a dare adito a pregiudizi.

Grazie ad una prosa elegante ed efficace in grado di coinvolgere il lettore, centellinando le informazioni, fermandosi al momento giusto e instillando nello stesso la voglia di saperne sempre di più (questo è un tratto caratteristico della sua penna), il lettore si lascerà prendere per mano e portare nel narrato, come se si accedesse da un ingresso secondario, spettatore silente del consumarsi delle vicende.
Se amate gli intrecci tra passato e presente, tra storie, luoghi e personaggi, la Bomann è la scrittrice che fa al caso vostro ed io, annoverandola tra le mie preferite, non posso che consigliarvela.






martedì 22 novembre 2016

Recensione 'Finché notte non sia più' di Novita Amadei





Finché notte non sia più
Novita Amadei


Editore: Neri Pozza - Genere: Letteratura Italiana
Pagine: 256 - Prezzo: 16,50 €
(OMAGGIO CE)


Caterina dovrebbe sentirsi felice. Ha conosciuto un ragazzo simpatico e più giovane di lei, si è laureata in Infermieristica e ha trovato un lavoro in ospedale. Eppure un giorno, all’improvviso, si prende un anno di aspettativa e va a prestare servizio al poliambulatorio di un paesino a sud-ovest della Francia. In quel borgo sperduto dove vive sua zia Luisa, proprietaria di un salone da parrucchiera chiamato "Louise Coiffure", la vita scorre serena, piacevolmente calma. Quantomeno fino a quando conosce Delio, un vecchio emigrante italiano "malato di malinconia"e di Parkinson che, prima, le regala un vecchio camper riconvertito in "salone di bellezza itinerante"e, poi, la invita a trasferirsi nel podere che sarebbe dovuto andare in eredità a suo figlio Daniele, se il ragazzo non avesse deciso di scappare anni prima. Quando le condizioni di salute di Delio si aggravano, Caterina prende una decisione. Non le importa se Delio o i vicini Aron e Rose non saranno d’accordo: rintraccerà Daniele e lo costringerà a tornare per prendersi cura di suo padre; fosse anche l’ultima cosa che fa. Ma non è solo per puro spirito di generosità, che si è lanciata in quella caccia. Dentro di sé, pur non conoscendolo ancora, Caterina sente per quel ragazzo una curiosità e un desiderio che non ha mai provato prima.




In questo romanzo si parla di genitori e di figli, di due generazioni a confronto, di colpe, di illusorie speranze. Un viaggio in cui inizio e fine completeranno un cerchio, coincidendo. 
Tre protagonisti, tre vite che scorrono parallele ma che arriveranno ad intrecciarsi, nonostante la loro diversità, perché accomunate dal senso di malinconia, dal desiderio di rivalsa nei confronti della vita.

Da una parte abbiamo Caterina, una giovane donna che con la sua voce si mostrerà al lettore in tutta la sua bellezza, raccontando del suo passato in Italia e del conflitto con i suoi genitori, soprattutto la madre. Una protagonista che "...ai suoi aveva sempre chiesto di essere ascoltata, non controllata, snidata anziché trattenuta, cercava scambi straripanti di emozioni, più che avari di parole. Loro, invece, decidevano per lei..."
Specializzatasi in infermeria geriatrica era partita alla volta della Francia per accettare un incarico annuale, recidendo i legacci che la tenevano imbrigliata alla famiglia, spezzando il cuore di sua madre, infrangendone i desideri. Una madre, la sua, che vorrebbe tanto che la figlia ritornasse sui propri passi per aprire insieme un negozio di parrucchieri con il doppio nome sull'insegna, il sogno di una vita. Tuttavia Caterina è una donna che vuole, con tutte le forze, sentirsi libera, nuova, per non assomigliare a quella madre e l'incontro con Delio, presso il quale si trasferirà, equivarrà a vivere sciolta da ogni vincolo, da false identità.

Dall'altra parte, con una vera e propria inversione di prospettiva, troviamo appunto Delio, un anziano padre. Un uomo malato di malinconia, un uomo le cui interazioni sono fatte più da silenzi che da parole. Un uomo attanagliato dal ricordo lancinante della moglie defunta, un ricordo che avrebbe dovuto attenuarsi nel corso degli anni ma che, soprattutto negli ultimi tempi, lo porta a versare copiose lacrime. La sua unica compagnia è un vecchio cane, di nome Ramingo. 
Delio che aspetta il ritorno del figlio, Daniele, colui che rappresenta un ramo fragile della sua vita, quello a cui avrebbe dovuto aggrapparsi per sopperire al senso di vuoto, quel ramo che, incapace di perdonare, invece, si era spezzato cadendo lontano dall'albero, lasciandolo solo. Pagina dopo pagina si avverte il peso di quel nome, l'offesa che intercorre tra padre e figlio.


"Trascorriamo la vita accanto a persone che in fondo non conosciamo - si era detta - un momento le amiamo e il momento dopo le detestiamo, senza sapere se siamo amati o odiati da loro. E la fatica che spendiamo nel cercarne la vicinanza o nel respingerle è tale che a volte vorremmo solo dimenticarcene."


Oggi vi faccio una confessione, con questo romanzo non c'è stato subito il colpo di fulmine, ho cambiato spesso opinione e credo che la definitiva stia nascendo proprio mentre scrivo. All'inizio della lettura ho pensato che gli avvenimenti fossero troppo rapidi e poco veritieri. Mi sono chiesta come fosse possibile che una giovane donna, Caterina, potesse trasferirsi nel giro di poche ore a casa di Delio, uno sconosciuto ai suoi occhi. Avrei preferito un rapporto in crescendo che facesse i conti con il reale scorrere del tempo, e credo che ogni lettore auspichi a questo. Tuttavia, non lasciatevi ingannare da questo aspetto che alla fine potrebbe benissimo rivestire solo un ruolo marginale perché la bellezza del romanzo risiede proprio in questa rapidità, nella capacità dei protagonisti di riconoscersi alla prima occhiata per completare quel giro di vite che ricerca il suo compimento più profondo nel relazionarsi con l'altro, altro che non è mai stato tanto simile. Ho dovuto aspettare di giungere più o meno alla metà perché tutto assumesse un senso, un aspetto preciso, perché ogni sfumatura diventasse colore, un colore bello, intenso, deciso.

Tangibile la delicatezza delle parole con cui si racconta di un anziano come Delio, uno di quei personaggi che bucano la pagina con le sue colpe di padre, con lo sgretolarsi del suo corpo, l'avanzare della malattia. In contrapposizione, l'irruenza di suo figlio Daniele, un figlio che quelle colpe non è riuscito a perdonarle, che davanti al decomporsi e allo scomparire dei luoghi della sua vita, per sottrarsi al disfacimento, ha scelto di abitare lo squallore della periferia di Parigi piuttosto che la casa paterna. 

Unica pecca, non ho apprezzato molto il finale o meglio il verificarsi di un avvenimento rispetto ad un altro. Non potendo raccontare di più sappiate solo che un particolare episodio, che pure era innegabile che si verificasse, avviene, secondo me, in un contesto poco adatto.

Per concludere, "Finché notte non sia più", secondo lavoro della scrittrice Novita Amadei già famosa per "Dentro c'è una strada per Parigi" sempre edito da Neri Pozza, è un romanzo intimo, dalle tinte delicate. Un invito a vivere la vita, a prendere il coraggio a piene mani, a fare delle scelte, a non lasciarsi andare passivamente. Una scrittura essenziale, ricca di dialoghi e descrizioni mirate, una narrazione in terza persona caratterizzata da un alternarsi di capitoli cadenzati dalle diverse voci dei protagonisti aiuterà il lettore ad entrare in sintonia con i personaggi e con il loro vissuto, soprattutto quello di Daniele e Caterina, due anime così similari e così abituate a lasciarsi scorrere addosso la vita. 
Consigliato sì, ma forse non adatto a tutti, dovrete trovare il giusto equilibrio perché è una di quelle letture che si comprendono a posteriori quando ogni tassello trova la giusta locazione.